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Palermo : Sellerio, 2011
Abstract: Sono tantissimi i temi di questo romanzo vivace, spiritoso, leggero e ironico. Dal castello nella campagna maremmana dove si svolge la vicenda, con i suoi improbabili, ma per questo ancora più veri, abitanti sino al ligio e acuto delegato di polizia della neonata Italia. Deus ex machina della storia è poi l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi, autore del celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Sarà lui a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta in un delitto "della stanza chiusa".
Moderators: Valentina Tosi
16 giugno 2014 alle 09:12
Il romanzo è ambientato in Toscana, fine '800, nel castello di una famiglia nobiliare in decadenza.
Viene scoperto un delitto, proprio quando sono presenti degli ospiti, uno di questi è il famoso gastronomo Pellegrino Artusi, le cui intuizioni da detective saranno utili per trovare il colpevole.
L' Artusi è il personaggio centrale della storia, meglio riuscito, che mi ha divertito.
I protagonisti che vivono nel castello, sono descritti molto bene, si mettono in rilievo soprattutto i loro difetti e manie, rendendo ironico l'insieme del racconto.
Inoltre, l'autore esprime con decisione la sua opinione riguardo la vita della nobiltà, presentandola come vuota e banale.
Personalmente non ho apprezzato molto il linguaggio, anche se voluto, che è un miscuglio fra quello di fine '800 e quello moderno. Comunque, un libro semplice e piacevole da leggere.
Commento di Mara -BiblioTè-
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