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× Risorse Catalogo
× Editore Rizzoli <casa editrice>
× Data 2009
× Genere Fiction
× Soggetto Persecuzioni

Trovati 4 documenti.

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La strada di Smirne
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Materiale linguistico moderno

Arslan, Antonia <1938-> - Arslan, Antonia <1938->

La strada di Smirne / Antonia Arslan

[Milano] : Rizzoli, 2009

Abstract: È finita. La fuga è giunta alla sua conclusione. Al sicuro a bordo di una nave che li condurrà in Italia, Shushanig e i suoi quattro figli si lasciano alle spalle le atrocità che hanno sconvolto la loro vita e sterminato i loro cari e tante altre famiglie armene. Quello è il passato, racchiuso e conservato per sempre tra le pagine della Masseria delle allodole. Ora una nuova storia incalza. Mentre in Italia i figli di Shushanig si adattano dolorosamente a una nuova realtà, Ismene, la lamentatrice greca che tanto ha fatto per strapparli alla morte, cerca di dare corpo all'illusione di salvare altre vite, prendendosi cura degli orfani armeni che vagano nelle strade di Aleppo, ostaggi innocenti di una brutalità che non si può dimenticare. Ma proprio quando nella Piccola Città dove tutto ha avuto inizio qualcuno torna per riprendere quel che gli appartiene, ogni speranza di ricostruire un futuro compromesso cade in frantumi. La narrazione di Antonia Arslan stupisce per il coraggio di testimoniare fino in fondo le vicende di un popolo condannato all'esilio e per la capacità di dipingere un mondo vivo e pulsante di donne e uomini straordinari. Donne e uomini normali che hanno sofferto senza spezzarsi, attraversando le alte fiamme che, nell'incendio di Smirne, sembravano voler bruciare la speranza di una vita nuova.

Storia di Ouiah che era un leopardo
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Materiale linguistico moderno

D'Adamo, Francesco <1949-> - D'Adamo, Francesco <1949->

Storia di Ouiah che era un leopardo / Francesco D'Adamo ; illustrazioni di Filippo Brunello

Milano : BUR, 2009

Abstract: Sembra un gioco, ma non lo è: in Africa, nella foresta, ci sono dei bambini che giocano alla guerra. Viene insegnato loro (da ragazzi più grandi) il coraggio, il gusto della sfida e della vendetta. In realtà si tratta di bambini-soldato addestrati per compiere un lavoro preciso: aggredire altre persone. Il libro si legge su due piani, come una pura avventura nella foresta, coi bambini che assumono lo spirito dei vari animali e lo incarnano, e come una denuncia del problema dei bambini-soldato. Età di lettura: da 10 anni.

Il crocifisso del samurai
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Materiale linguistico moderno

Cammilleri, Rino <1950->

Il crocifisso del samurai / Rino Camilleri

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: È l'alba quando la giovane Yumiko viene prelevata dalle guardie dello Shogun e torturata pubblicamente. La sua unica colpa è essere figlia di Kayata, samurai cattolico che non ha potuto pagare le tasse alle autorità, i cui uomini ormai da anni umiliano i cristiani di Shimabara con una violenza cieca e annientatrice. Ma nonostante la miseria e il sangue fatto scorrere per fiaccare la loro volontà, gli abitanti del villaggio si raccolgono attorno al simbolo di cui nessuno può privarli: il crocifisso di Cristo. Lo stesso al quale i primi cristiani giapponesi venivano inchiodati dalle guardie dello Shogun. La violenza su Yumiko è la scintilla che spinge uomini e donne alla ribellione estrema: rifugiati nel castello di Hara si oppongono al giogo persecutorio e a un destino ineluttabile. L'assedio da parte degli uomini dello Shogun dura cinque interminabili mesi, senza cibo e possibilità di scampo, ma quel branco di contadini, guidati dall'Inviato del Cielo, da Kayata e dal suo discepolo Kato, resistono, aggrappandosi alla speranza incrollabile nella resurrezione. Perché solo la fede può superare ogni sopraffazione e dare linfa vitale a un popolo in lotta.

Il violino di Auschwitz
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Materiale linguistico moderno

Anglada, Maria Angels

Il violino di Auschwitz / Maria Angels Anglada ; traduzione di Marherita D'Amico

[Milano] : Rizzoli, 2009

Abstract: La scrittrice catalana riesce ad andare al di là della testimonianza o della ricostruzione storica, seppure sentita ed affettuosa, per creare un un'opera letteraria densa e commuovente. Sarà così difficile dimenticare il violino che il liutaio polacco Daniel è costretto a costruire ad Auschwitz, e che alla fine gli salverà la vita. Non solo perché gli sarà risparmiato, grazie alla sua abilità nel costruirlo, di diventare una cavia umana, ma soprattutto perché il pensiero del suo mestiere e l'impegno quotidiano sullo strumento gli impediranno di lasciarsi morire e di soccombere davanti all'orrore del lager, dove "un peso tornava a opprimergli il petto e il "suo" violino gli appariva assurdo, come una pianta di rose in un porcile. Un violino nel Campo dei Tre Fiumi, un violino per sopravvivere. Forse".