Le fiabe non stanno mai ferme: accade sempre qualcosa che costringe il protagonista a mettersi in viaggio. Non solo! Le storie stesse camminano, passano di bocca in bocca, si tramandano da una generazione all’altra… ancora oggi continuano a muoversi e a vivere. Ma nel loro vagare le fiabe mutano, pur nell’immobilità profonda della loro struttura, che è il prodotto di un inconscio collettivo comune all’umanità.
Per farsi ricordare e amare i personaggi e le storie si trasformano in base alle caratteristiche di un certo luogo e di un certo tempo.
Comprendere e salvare il "diverso", che proviene dalla specificità di quel luogo e di quel tempo e dalla soggettività del narratore, è un’operazione pedagogicamente molto importante per i bambini che, pur essendo immersi sempre più in contesti multicolore, vivono spesso l’appiattimento e l’omologazione.
Ecco allora una grande opportunità: seguendo le tracce di alcuni personaggi che hanno più appartenenze culturali, i cosiddetti personaggi-ponte, si scoprono le infinite sfumature di una stessa fiaba.
Sulle tracce di Giufà, Cenerentola, il lupo, il mostro, il Piccolo Popolo, la strega, la fata, principi e principesse, i bambini ritrovano nello straniero una parte di sé e riconoscono nel mondo la vera patria delle fiabe.
La bibliografia, pensata per i bambini dai cinque ai dieci anni, è anche uno strumento di lavoro per bibliotecari e insegnanti della scuola Primaria.