La comunità ebraica di Theresienstadt si assicurò che tutti i bambini deportati potessero continuare il loro percorso educativo. Quotidianamente si tenevano lezioni ed attività sportive; inoltre la comunità riuscì a pubblicare una rivista illustrata, Vedem, che trattava di poesia, dialoghi e recensioni letterarie ed era completamente prodotta da ragazzi di un'età compresa tra i dodici ed i quindici anni.
L'insegnante d'arte Friedl Dicker-Brandeis creò una classe di disegno per bambini nel ghetto: il risultato di questa attività furono oltre quattromila disegni che Dicker-Brandeis nascose in due valigie prima di essere deportata ad Auschwitz. Questa collezione riuscì a scampare alle ispezioni naziste e venne riscoperta al termine del conflitto, dopo oltre dieci anni. Molti di questi disegni possono oggi essere ammirati al Museo ebraico di Praga dove la sezione archivio dell'Olocausto è responsabile dell'amministrazione della collezione di Terezín.
Disegno di E. Taussigovà
Terezin
Sono stato bambino tre anni fa. Allora sognavo altri mondi.
Hanus Hachenburg
Disegno di Pavel Sonneschein
Nostalgia della casa
E’ più di un anno che vivo al ghetto,
nella nera città di Terezin,
e quando penso alla mia casa
so bene di cosa si tratta.
[…]
Che arrivi dunque quel giorno
In cui ci rivedremo, mia piccola casa!
Ma intanto preziosa mi sei
Perché mi posso sognare di te.
1943 Anonimo
Disegno di Margit Koretzovà
La canzone dell’uccello
Prova, amico, ad aprire il tuo cuore alla bellezza quando cammini tra la natura per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi: anche se le lacrime ti cadono lungo la strada, vedrai che è bello vivere.
1941 Anonimo
Disegno di Hana Grunfeldovà
Una sera di sole
In una sera di sole, sotto l’azzurro del cielo, sotto le gemme fiorite di un robusto castagno, me ne sto seduto nella polvere del cantiere. E’ un giorno come ieri, un giorno come tanti. […] Ogni cosa fiorisce e senza fine sorride. Vorrei volare, ma come, ma dove? Se tutto è in fiore, oggi mi dico, perché io non dovrei? E per questo resisto!
1944 Anonimo
Disegno di Doris Weiserovà
Vennero deportati a Theresienstadt circa 144.000 ebrei, dei quali un quarto (33.000) morì nel campo principalmente a causa delle pessime condizioni (fame, stress, e malattie, principalmente di tifo esantematico verso la fine della guerra). Circa 88.000 vennero deportati successivamente ad Auschwitz e presso altri campi di sterminio. Quando la guerra finì solo 17.247 erano sopravvissuti.
Disegni e poesie tratti da Terezin
Mostra di disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio
a cura dell’Associazione Versiliese Italia-Cecoslovacchia
realizzazione: Tony Munzlinger
stampa: Grafiche Senatori s.p.a. – Firenze – 1982