Includi: almeno uno dei seguenti filtri
× Classe "A 30-; 31-; 39-"
× Classe "A 36-"
× Classe "A 32-"
× Classe "A 33-; 38-; 65-"
× Classe "A 34-; 35-"
Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Paese Germania
× Data 2010
Includi: tutti i seguenti filtri
× Soggetto Sociologia
× Nomi Rampini, Federico <1956->

Trovati 3 documenti.

Il tradimento
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Rampini, Federico <1956->

Il tradimento : globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite / Federico Rampini

Milano : Mondadori, 2016

Abstract: Il mondo sembra impazzito. Stagnazione economica. Guerre civili e conflitti religiosi. Terrorismo. E, insieme, la spettacolare impotenza dell’Occidente a governare questi shock, o anche soltanto a proteggersi. Senza una guida, abbandonate dai loro leader sempre più miopi e irrilevanti, le opinioni pubbliche occidentali cercano rifugio in soluzioni estreme. Alla paura si risponde con la fuga all’indietro, verso l’isolamento da tutto il male che viene da «là fuori» e il recupero di aleatorie identità nazionali. Globalizzazione e immigrazione sono i due fenomeni sotto accusa. Il tradimento delle élite è avvenuto quando abbiamo creduto al mantra della globalizzazione, quando il pensiero politically correct ha recitato la sua devozione a tutto ciò che è sovranazionale, a tutto ciò che unisce al di là dei confini, dal libero scambio alla finanza globale. Il triste bilancio è quello di aver reso i figli più poveri dei genitori. Il tradimento delle élite si è consumato quando abbiamo difeso a oltranza ogni forma di immigrazione, senza vedere l’enorme minaccia che stava maturando dentro il mondo islamico, l’ostilità ai nostri sistemi di valori. Quando abbiamo reso omaggio, sempre e ovunque, alla società multietnica, senza voler ammettere che questo termine, in sé, è vuoto: non indica il risultato finale, il segno dominante, il mix di valori che regolano una comunità capace di assorbire flussi d’immigrazione crescenti. E il tradimento è continuato praticando l’autocol-pevolizzazione permanente, un riflesso pavloviano ereditato dall’epoca in cui «noi» eravamo l’ombelico del mondo: come se ancora oggi ogni male del nostro tempo fosse riconducibile all’Occidente, e quindi rimediabile facendo ammenda dei nostri errori. In questo acuto pamphlet di denuncia - inclusa un’autocritica sul ruolo dei media - Federico Rampini indica le possibili vie d’uscita: un’economia liberata dai ricatti delle multinazionali e dei top manager; un’immigrazione governata dalla legalità e nella piena osservanza dei nostri princìpi; una democrazia che torni a vivere della partecipazione e del controllo quotidiano dei cittadini; e, infine, un dibattito civile ispirato all’obiettività e al rispetto dell’altro, non ai pregiudizi, all’insulto e alla gogna mediática dei social.

Rete padrona
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Rampini, Federico <1956->

Rete padrona : Amazon, Apple, Google & co.: il volto oscuro della rivoluzione digitale / Federico Rampini

Milano : Feltrinelli, 2014

Abstract: Mi trasferii a San Francisco nel 2000 per vivere nel cuore della Silicon Valley la prima rivoluzione di Internet. Ci ritorno oggi da New York e ho le vertigini, e un senso d'inquietudine. La velocità del cambiamento digitale è stata superiore a quello che ci aspettavamo e ormai la Rete penetra in ogni angolo della nostra vita: il lavoro, il tempo libero, l'organizzazione del dibattito politico e della protesta sociale, perfino le nostre relazioni sociali e i nostri affetti. Ma la Rete padrona ha gettato la maschera. La sua realtà quotidiana è molto diversa dalle visioni degli idealisti libertari che progettavano un nuovo mondo di sapere e opportunità alla portata di tutti. I nuovi Padroni dell'Universo si chiamano Apple e Google, Facebook, Amazon e Twitter. Al loro fianco, la National Security Agency, il Grande Fratello dell'era digitale. E poi i regimi autoritari, dalla Cina alla Russia, che hanno imparato a padroneggiare a loro volta le tecnologie e ormai manipolano la natura stessa di Internet. Con questo libro vi porto in viaggio con me nella Rete padrona. È un viaggio nel tempo, per confrontare le speranze e i progetti più generosi di un ventennio fa con le priorità reali che plasmano oggi il mondo delle tecnologie. È un viaggio tra i personaggi che hanno segnato quest'epoca, da Bill Gates a Steve Jobs, a Mark Zuckerberg, e tra tanti altri profeti e visionari meno noti, che già stanno progettando le prossime fasi dell'innovazione.

Slow economy
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Rampini, Federico <1956->

Slow economy : rinascere con saggezza / Federico Rampini

Milano : Mondadori, 2009

Abstract: Federico Rampini ci racconta, in un viaggio attraverso tre continenti e decine di città, quale forma sta per prendere il nostro futuro. Abbiamo di fronte a noi una lenta e inesorabile rivoluzione verde che ci porterà a produrre e a consumare in modo più consapevole; si percepisce nei comportamenti dei governanti e degli elettori il desiderio di un Neo-socialismo che spinga gli stati ad assumere iniziative politiche più ponderate e attente alla qualità dei servizi, del welfare e della vita in generale. Insomma, secondo Rampini si va profilando la rivoluzione tranquilla della Slow Economy: un nuovo modello di sviluppo dove la crescita a ogni costo non sarà più la prima preoccupazione delle nostre società. Un modello di sviluppo in cui, come in una sorta di Slow food esteso a ogni aspetto della vita, ritroveremo tutti insieme un nuovo (e antico nello stesso tempo) equilibrio con il nostro ambiente lavorativo, naturale e sociale.