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× Soggetto Donna

Trovati 55 documenti.

Donne in fuga
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Materiale linguistico moderno

Mazzi, Maria Serena <docente di storia medievale>

Donne in fuga : vite ribelli nel Medioevo / Maria Serena Mazzi

Bologna : Il mulino, 2017

Abstract: Nel Medioevo le donne vivevano in una rigida sottomissione. Non assecondare la volontà della famiglia, non ubbidire agli uomini, padri, mariti o padroni, manifestare indipendenza di giudizio o di comportamento facevano di loro delle ribelli. Ma non sono mancate sante, regine, badesse, semplici monache, umili contadine, serve, schiave, eretiche, streghe, prostitute che hanno scelto di sottrarsi a destini segnati, resistendo, opponendosi, fuggendo. Donne decise a viaggiare, conoscere, insegnare, lavorare, combattere, predicare. O semplicemente a difendersi da un marito violento, da un padrone brutale. O a salvarsi la vita, scampando ai roghi dell'Inquisizione. Da Margery Kempe a Giovanna d'Arco, da santa Brigida a Eleonora d'Aquitania, alle tante ignote o dimenticate donne in fuga verso la libertà.

Ventun donne all'Assemblea
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Materiale linguistico moderno

Gotti, Grazia <pedagogista e libraia>

Ventun donne all'Assemblea / Grazia Gotti

[Milano] : Bompiani, 2016

Abstract: Grazia Gotti dirige un coro di voci femminili che per la prima volta nella storia italiana siedono accanto agli uomini sui banchi dell'Assemblea. "Noi donne vogliamo essere forza viva di ricostruzione morale e materiale, e possiamo farlo perché siamo, tutte, lavoratrici." È la voce di Angela Guidi Cingolani, del movimento cattolico, prima donna a parlare in Assemblea. "La politica non è un mestiere ma una passione" dice Lina Merlin, socialista, fra le cinque donne che scriveranno la costituzione. Le comuniste sono una macchia di colore nel grigio-blu di ordinanza dei 556 eletti. Accanto a Teresa Mattei, appena venticinquenne, siede Teresa Noce, rivoluzionaria di professione. In rappresentanza del Fronte L'Uomo qualunque è Ottavia Penna Buscemi, figlia di un barone e di una duchessa. Tutte insieme si sono adoperate per ricostruire un Paese in rovina

A capo coperto
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Materiale linguistico moderno

Muzzarelli, Maria Giuseppina <1951>

A capo coperto : storie di donne e di veli / Maria Giuseppina Muzzarelli

Bologna : Il Mulino, 2016

Abstract: Parliamo di donne velate e subito pensiamo allo hijab o agli altri tipi di copertura del capo, o del volto, o dell'intero corpo della donna che sono in uso nel mondo islamico e che, non senza originare polemiche, molte islamiche indossano anche nei paesi occidentali. Ma la prescrizione alle donne di coprirsi il capo appartiene in pieno anche alla storia dell'Occidente. Proviamo allora a riscoprire un costume millenario, documentato dalla Bibbia e dalle statue dell'antica Grecia, dai Padri della Chiesa, dalle normative medievali, da innumerevoli testimonianze artistiche e letterarie. Il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, così come ogni vedova era tenuta a portare il velo del lutto. Segno di verecondia e modestia, il velo, leggero quanto simbolicamente carico, era però anche un accessorio alla moda, il complemento fondamentale nello sfoggio di lusso ed eleganza, come ancora oggi può essere il foulard griffato.

La salvezza del mondo
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Materiale linguistico moderno

Diana, Paola

La salvezza del mondo : donne, fattore di cambiamento del 21. secolo / Paola Diana ; prefazione di Espedita Fisher

[Roma] : Castelvecchi, 2016

Abstract: In Italia, il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi d'Europa e la natalità è ai minimi storici: fra quarant'anni, il nostro sarà un Paese di vecchi, poveri. Eppure la "Womenomics", economia al femminile, genera veri e propri moltiplicatori che producono effetti di crescita nel settore dei consumi, dei servizi, degli investimenti e dell'innovazione, contribuendo allo sviluppo dell'intero sistema. Un altro fondamentale effetto dell'occupazione femminile è l'aumento della fecondità e della natalità: più le donne sono indipendenti, più si sentono sicure e possono progettare la loro vita familiare e la loro maternità. Attraverso l'analisi dei dati e le storie di donne lavoratrici, Paola Diana ci mostra come lo sviluppo del lavoro femminile sia il fattore di cambiamento sociale che può risollevare le sorti del nostro Paese e una concreta speranza per il futuro del Pianeta. Non si può parlare di crescita e sviluppo senza investire sulle energie delle donne. Prefazione di Espedita Fisher.

D come donne, D come Dio
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Materiale linguistico moderno

D come donne, D come Dio / a cura di Alberta Giorgi e Stefania Palmisano

Milano ; Udine : Mimesis, 2016

Abstract: L'interesse verso il tema "Donne, Religioni, Relazioni di Genere" ha acquisito risonanza soprattutto a partire dalla metà degli anni '90 in Europa e, più recentemente, anche in Italia, sviluppandosi al di fuori dei confini disciplinari della sociologia della religione e degli studi di genere. Tre fattori hanno contribuito, in particolare, al riemergere di tale interesse nell'accademia e alla sua risonanza nella sfera pubblica. Il primo fattore riguarda le migrazioni e la pluralizzazione del campo religioso. Di fronte a tradizioni non cristiane, ed in particolare in relazione all'accresciuta visibilità della religione islamica e alle controversie connesse ai simboli religiosi, il ruolo delle donne nella religione e i rapporti tra uomini e donne diventano temi importanti nel dibattito europeo. Qual è il ruolo - o, meglio, quali sono i ruoli - delle donne nelle religioni? Quali le possibilità di azione e di leadership? Quali i rapporti di genere? Il secondo fattore riguarda, invece, le controversie che vedono donne e religioni ai fronti opposti - come i dibattiti che mettono al centro le questioni riproduttive (aborto, fecondazione assistita, per nominarne due). Partire dal genere per indagare il rapporto tra religioso e secolare mette quindi in luce come molti dei conflitti siano fondati sul corpo della donna e su diverse idee di femminilità. Qual è il ruolo della religione nella sfera pubblica? Come si conciliano i diritti delle donne e la fede? Quali idee di femminile e di maschile emergono nelle diverse tradizioni religiose e come mutano nel tempo e nei contesti? Infine, la progressiva privatizzazione del sacro lontano dalla sfera secolare, pubblica e maschile, ha portato ad una "femminilizzazione" della religione. Come incidono queste trasformazioni sulle diverse tradizioni religiose? Come si esplicano, nelle società contemporanee, la fede e le pratiche religiose? Come donne e uomini vivono la dimensione sacrale e spirituale dell'esistenza? Ci sono delle differenze?

Il rituale del femicidio
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Ronchetti, Natascia

Il rituale del femicidio / Natascia Ronchetti

Serrungarina (PU) : David and Matthaus, 2016

Abstract: La cronaca mastica e sputa storie, eventi tragici che alimentano le pagine dei giornali, notizie usa e getta, che oggi fanno scalpore, domani saranno già vecchie e superate, non faranno ascolti. E così l'uccisione di una donna, un femicidio, è avida esplosione di immagini, particolari a volte morbosi, inseguiti da giornalisti che scavano per portare alla luce i dettagli. Ma cosa accade quando i riflettori si spengono, quando le telecamere si girano altrove a inquadrare fatti più recenti? Come continua la storia dopo il finale che interessa ai più, per coloro che sono costretti a sopravvivere a una figlia, una sorella, una madre, a continuare a respirare con un fardello pesante? L'autrice di questo libro è andata, in punta di piedi, con rispetto e pazienza, alla ricerca di famiglie segnate dal dramma del femicidio, con la volontà di conoscere e far conoscere cosa è avvenuto dopo, cosa è stato fatto e cosa invece ancora viene atteso, a inseguire il percorso lungo della giustizia e della ricostruzione della quotidianità, ad ascoltare.

Verso il luogo delle origini
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Materiale linguistico moderno

Percovich, Luciana <1947->

Verso il luogo delle origini : un percorso di ricerca del sé femminile : 1982-2014 / Luciana Percovich

[Roma] : Castelvecchi, 2016

Abstract: Articoli, brevi saggi, interventi a convegni e pagine di diario, pubblicati fra il 1982 e il 2014, sono qui raccolti pensando alle giovani donne delle nuove generazioni, in una fila ininterrotta di mani che si toccano, passando i doni di una visione femminile sul mondo, oscurata ma mai messa a tacere, neppure durante i periodi più oscuri. Sfilano davanti agli occhi del lettore incontri memorabili con donne d'eccezione - Barbara McClintock ed Evelyn Fox Keller, Luce Irigaray e Adrienne Rich, Charlotte Perkins Cilman e Katharine Burdekin, Mary Daly, Momolina Marconi e Marija Cimbutas -, fra le donne del movimento italiano e nei luoghi forti di produzione di pensiero come le libere università, le librerie, le case editrici e i centri delle donne.

Camicette bianche
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Materiale linguistico moderno

Rizzo, Ester <1963->

Camicette bianche : oltre l'8 marzo / Ester Rizzo ; prefazione di Giuseppina Tripodi ; contributo di Maria Pia Ercolini

Riedizione

Marsala : Navarra, 2016

Abstract: Il 25 marzo 1911 centoventisei operaie rimasero uccise nell'incendio della Triangle Waist di New York, la "fabbrica delle camicette bianche". Trentotto italiane, ottantotto tra russe, americane, ungheresi e austriache. A partire dalle precedenti indagini condotte da Michael Hirsch e Leon Stein, Ester Rizzo è riuscita a trasformare questi numeri nelle concrete sembianze di quelle donne, diverse per età, provenienza geografica e religione, ma accomunate dal coraggio dell'espatrio, dalla condizione di operaie in terra straniera, e purtroppo anche dalla stessa morte. Ester Rizzo ne ha ricostruito il profilo, a partire dagli atti di nascita, visitando i loro paesi di origine, seguendole nel viaggio verso gli Stati Uniti, fino a un attimo prima della tragedia. Con l'intento di riportare a galla un episodio gravissimo della nostra storia, in cui confluiscono diritti dei lavoratori e diritti delle donne. Contestualmente a questo lavoro di ricerca, Maria Pia Ercolini, ideatrice del progetto "Gruppo Toponomastica Femminile", e Navarra Editore hanno lanciato una petizione rivolta alle istituzioni comunali dei paesi di provenienza delle vittime italiane, per intitolare loro un luogo di pubblico interesse. Prefazione di Giuseppina Tripodi.

Stai zitta e va' in cucina
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Materiale linguistico moderno

Battaglia, Filippo Maria <1984->

Stai zitta e va' in cucina : breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo / Filippo Maria Battaglia

Torino : Bollati Boringhieri, 2015

Abstract: A casa sono le regine indiscusse, fuori le suddite sottomesse. Viste dalla politica, le donne italiane devono essere così. "La moglie fa la moglie e basta", deve essere "remissiva", ha molti doveri, pochi diritti e "specifiche attitudini". Se la donna è emancipata diventa subito di "facili costumi", se è bella "è per questo che fa carriera", se è brillante non può che essere "abilmente manovrata". "Stai zitta e va' in cucina" è la storia degli insulti, delle discriminazioni e dei pregiudizi politici nei confronti delle donne. Ed è una storia a cui prendono parte quasi tutti: i padri costituenti e Beppe Grillo, il Pci e Silvio Berlusconi, la Dc e i partiti laici, i piccoli movimenti e le grandi coalizioni. Da questo punto di vista, la politica italiana si mostra singolarmente unanime. Nell'Italia repubblicana la crociata sessista arruola tutti: premier, segretari di partito, ministri, capi di Stato, giù giù fino all'ultimo portaborse sconosciuto. Dopo il suffragio universale, "concesso" nel '45, il maschilismo italico si fa sentire già con la stesura della Costituzione, per proseguire fino ai giorni nostri, tra appelli, citazioni sofisticate e insulti da bettola. Dalla battaglia sul divorzio alle norme contro la violenza sessuale, dall'accesso alla magistratura al dibattito sulle quote rosa, questo libro è un succinto racconto storico - incredibilmente attuale -, per capire come si è diffusa e perpetrata la misoginia politica in uno dei Paesi più maschilisti d'Europa.

Il potere delle donne
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Materiale linguistico moderno

Latella, Maria <1957->

Il potere delle donne : confessioni e consigli delle ragazze di successo / Maria Latella

[Milano] : Feltrinelli, 2015

Abstract: A quante di voi è capitato di essere corteggiate da un collega (o da un capo) che proprio non vi piaceva? È successo anche a Fernanda Contri, famosa avvocato, poi giudice della Corte Costituzionale, che in questo libro spiega il brillante sistema con cui mise al suo posto l'improvvido. "Da allora andò in giro dicendo che ero una donna molto spiritosa." Capita a tutte di rimanerci male perché hanno promosso un altro. È successo perfino alla presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, quand'era ancora una giovane dirigente di Banca d'Italia. In questo libro vi racconta come ha fatto in modo che non succedesse una seconda volta. Capita a tante donne di tornare a casa, la sera, e di vedere soltanto un attimo i bambini perché è tardi e devono andare a letto. I sensi di colpa, poi, rosicchiano il cuore. Succede anche a giovani madri privilegiate come Barbara Berlusconi o la ministra Marianna Madia. In questo libro condividono la lista dei dilemmi che pesa quando si combatte per tenere insieme famiglia e lavoro. Maria Latella accompagna le tappe comuni alla vita di tutti, dal tempo della scuola all'ingresso nel mondo del lavoro, dalle sconfitte alle grandi gioie, attraverso le confessioni esclusive di donne che ce l'hanno fatta. Si raccontano, tra le altre, l'attrice Paola Cortellesi e l'avvocato Paola Severino, la ministra della Difesa Roberta Pinotti e la presidente della Camera Laura Boldrini, la magistrata Lucia Aielli e la stilista Frida Giannini.

Io ci sono
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Annibali, Lucia <1977-> - Fasano, Giusi <1964->

Io ci sono : la mia storia di non amore / Lucia Annibali, con Giusi Fasano

[Milano] : BUR, 2015

Abstract: 16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad attenderla, dentro il suo appartamento, trova un uomo incappuccialo che le tira in faccia dell'acido sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell'aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell'agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l'agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Come avviene in molti, troppi episodi di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato l'abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è purtroppo classico: il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all'essenza della crudeltà: l'acido in faccia. In questo libro Lucia Annibali ripercorre la sua storia con quell'uomo, dal corteggiamento al processo (Il tempo con lui è stato una bestia che digrignava i denti e io mi lasciavo sbranare); passa in rassegna i momenti dell'emozione e quelli della sofferenza; racconta l'acido che scioglieva il suo viso (Un minuto dopo la belva era ammaestrata) e poi i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia è diventata un'icona, punto di riferimento per tutte le altre donne...

Se questi sono gli uomini
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Materiale linguistico moderno

Iacona, Riccardo <1957->

Se questi sono gli uomini / Riccardo Iacona, con la collaborazione di Sabrina Carreras

Milano : Chiarelettere, 2015

Abstract: Quello che state per leggere è l'incredibile racconto di una tragedia nazionale, che macina lutti e sparge dolore come una vera e propria macchina da guerra. Una guerra che prima di finire sui giornali nasce nelle case, dentro le famiglie, nel posto che dovrebbe essere il più sicuro e il più protetto e invece diventa improvvisamente il più pericoloso. Solo a metà del 2012 sono più di 80 le donne uccise in Italia dai loro compagni. 137 nel 2011. Una ogni tre giorni. Riccardo lacona ha attraversato il paese inseguendo le storie dei tanti maltrattamenti e dei femminicidi. Finalmente la voce di chi subisce violenza possiamo ascoltarla, insieme alle parole degli uomini, quelli che sono stati denunciati: "Avevo paura di perderla. Gliele ho date così forte che è volata giù dal letto...". "Qual è allora l'Italia vera, quella dove l'amore è una scelta e le donne sono libere, o quella delle tante case prigione in cui siamo entrati?... Questa è una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo" scrive lacona. È un fenomeno che non si può catalogare tra i fatti borderline. Sono decine i casi di violenza silenziosa e quotidiana che si consumano nelle nostre case. "La sera, appena sentivamo il rumore della macchina di lui, io e i bambini entravamo in agitazione; dicevo loro: 'Mettetevi subito davanti alla tv'." Così la vita diventa un inferno, se questi sono gli uomini.

Nessuno può toglierti il sorriso
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Materiale linguistico moderno

Pitzalis, Valentina

Nessuno può toglierti il sorriso / Valentina Pitzalis ; con Giusy Laganà

[Milano] : Oscar Mondadori, 2015

Abstract: Valentina Pitzalis è morta il 17 aprile 2011. Quel giorno mio marito mi ha cosparsa di cherosene e mi ha dato fuoco. Quel giorno la Valentina che ero sempre stata, la ragazza carina, piena di vita, prospettive e sogni per il futuro, è bruciata tra le fiamme di un inferno senza senso. Non so perché tutto questo sia successo proprio a me. Me lo sono chiesta tante, troppe volte in questi anni, così come mi sono ripetuta, ogni giorno, che lui non era un mostro, ma aveva fatto, questo sì, una cosa mostruosa. So per certo però che la persona che sono oggi è stata più forte di tutto e di tutti. Ho compreso che di fronte alle avversità, di fronte a tragedie come la mia la cosa che conta è trovare la forza di reagire. Ho scelto di reagire, ho scelto di vivere, ho scelto di cercare di essere un esempio per chi crede di non avere quella forza dentro di sé, perché io... la depressione non me la posso permettere, non più. Quello che, più di tutto, mi ha dato la forza di arrivare fin qui è stata la speranza di poter aiutare tutte le donne che vivono, magari ancora senza essersene rese veramente conto, situazioni di coppia come la mia. Sono felice di poter alzare una mano sola, sono felice di avere i miei occhi senza ciglia e sopracciglia, sono felice di avere le mie gambe coperte di cicatrici. Semplicemente, sinceramente, incredibilmente... ho trovato la forza per non smettere di sorridere e sono felice di vivere! (Valentina)

Nel fiore degli anni
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Materiale linguistico moderno

Knight, India <1965->

Nel fiore degli anni : più vecchie, più sagge, più felici / India Knight ; traduzione di Cecilia Vallardi

Milano : Astoria, 2015

Abstract: Essere leggeri con intelligenza è un'arte, ed è l'arte praticata da India Knight in questo libro per donne spiritose, umane e sagge che "intorno ai cinquanta" si sentono nel pieno del cammino della loro vita, sapendo tuttavia che la strada è e sarà accidentata. I figli adolescenti spesso sono difficili, i figli piccoli deliziosi ma faticosi, i genitori invecchiano e sono comunque da accudire, il nostro corpo non risponde più come solo pochi anni prima e noi ce ne accorgiamo improvvisamente, non possiamo più permetterci tutti i tipi di abbigliamento e le più strane acconciature rock... E India, che chiameremo solo col nome perché dopo aver letto questo libro diventerà la nostra migliore amica, ci suggerisce, con una verve e uno spirito fuori dal comune e con opinioni nette come lame affilate, come affrontare gioie e dolori della maturità per vivere appieno ogni nostro momento.

Delle donne non si sa niente
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Materiale linguistico moderno

Aspesi, Natalia <1929->

Delle donne non si sa niente : le italiane : come erano, come sono, come saranno / Natalia Aspesi

Milano : Il saggiatore, 2015

Abstract: Delle donne, del loro universo fatto, oggi come ieri, di aspettative sociali e aspirazioni individuali spesso dolorosamente contrastanti, non si sa niente. È un refrain ripetuto con regolarità dai giornali, dalla televisione, dalla pubblicità: la donna come mistero, come non detto, come seduzione di uno sguardo velato; la donna che custodisce il proprio segreto gelosamente, come fa con la casa, i figli, la famiglia. La donna che chi la capisce è bravo, a sentire i discorsi da bar. Ma delle donne davvero non si sa niente, e capita che siano le donne stesse le prime a ignorare storie, battaglie, conquiste degli ultimi cinquant'anni. Natalia Aspesi, invece, delle donne sa molto: anni dedicati ad ascoltare le loro parole, a leggere le loro lettere, a inseguire le loro storie, l'hanno resa un'esperta in materia: donne che si affermano nel mondo senza la stampella dell'approvazione maschile; donne che non rinunciano al ruolo vestalico di moglie e madre devota; donne che indossano divise; donne che guidano nazioni; donne che scrivono, compongono, dirigono e oggi usano i mezzi di comunicazione di massa per arrivare anche dove barriere ideologiche vorrebbero impedire loro l'accesso. Manuale e memoriale, mappamondo, vademecum per chiunque voglia conoscere quello che le donne non dicono, "Delle donne non si sa niente" è anche un piccolo dono di Natalia Aspesi a chi, da anni, si affida a lei per navigare il frastagliato arcipelago del femminile e delle relazioni fra i sessi.

Il mio nome è Meriam
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Materiale linguistico moderno

Napoli, Antonella <1972->

Il mio nome è Meriam / Antonella Napoli

Milano : Piemme, 2015

Abstract: "Ascoltai le parole del giudice senza abbassare lo sguardo, mentre all'esterno del tribunale un gruppetto di estremisti accoglieva la sentenza e festeggiava al grido di Allah Akbar! Non sapevo di essere un simbolo, né mi importava. Pensavo soltanto a mio marito, al piccolo Martin e alla vita che cresceva dentro di me. Pensavo che sarebbero bastate due parole per uscire dall'incubo e tornare a una vita normale. Ma che non le avrei dette. Né allora né mai. Avrei sopportato qualsiasi pena pur di difendere la mia dignità e tutelare la libertà di scegliere e credere nella propria religione. Qualsiasi essa fosse." Il suo caso ha tenuto milioni di persone con il fiato sospeso. Meriam Ibrahim Ishag, una giovane sudanese di religione cristiana, è stata arrestata da un tribunale di Karthoum dopo che un parente - un perfetto sconosciuto - l'aveva denunciata per apostasia. Incarcerata incinta con il figlio piccolo, in condizioni durissime, all'ottavo mese di gravidanza è stata condannata a cento frustate con l'accusa di adulterio per aver sposato un cristiano e alla morte per impiccagione per aver rifiutato di abiurare. In catene, Meriam ha dato alla luce sua figlia. Anche per quella bambina non ha abbassato lo sguardo. Anche per lei non ha smesso di lottare. E con lei ha lottato Antonella Napoli, la giornalista italiana che ha promosso la campagna per portare il caso all'attenzione del mondo.

Le donne corrono da sole
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Materiale linguistico moderno

Bongiorno, Giulia <1966->

Le donne corrono da sole : storie di emancipazione interrotta / Giulia Bongiorno

[Milano] : Rizzoli, 2015

Abstract: Com'è possibile che domande cruciali come "Dove sono finiti i miei calzini" o "Perché il frigo è vuoto" siano rivolte sempre alle donne? Non era stata raggiunta la parità? Eppure le donne continuano a fare quello che facevano cinquant'anni fa. Magari con il cellulare in mano, telefonando dal balcone per non far capire all'interlocutore che sono ancora a casa, dove il bambino piange perché si rifiuta di bere il latte. Ma rimane il fatto che è la donna a dover fare quadrare, da sola, lavoro, casa e famiglia. Capita anche nelle famiglie più evolute, quelle dove gli uomini, accompagnando i figli a scuola, credono di aver assolto a tutti i loro doveri, lasciando poi le altre incombenze alle mogli. Con il risultato che, per essere brave sul lavoro, si finisce per essere sempre in ritardo sul resto: le bollette da pagare, le riunioni di condominio, le relazioni con gli amici o con i familiari. In questo viaggio tra norme inadeguate e pregiudizi - degli uomini ma non solo -, esperienze personali e storie di altre donne, Giulia Bongiorno ricorda a tutte l'urgenza di agire per passare dalla libertà virtuale a quella reale: battendosi quotidianamente per la distribuzione dei doveri familiari nonché per le approvazioni di leggi sacrosante per una parità concreta (dalla previsione dei meccanismi di quote di genere in ogni ambito alla trasmissibilità del cognome materno sino all'introduzione del compenso per il lavoro domestico), con l'ambizione di ottenere anche più degli uomini.

Perché ci odiano
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Materiale linguistico moderno

Eltahawy, Mona <1967->

Perché ci odiano : la mia storia di donna libera nell'Islam / Mona Eltahawy ; traduzione di Alessandra Montrucchio

Torino : Einaudi, 2015

Abstract: Quando nel 1982 la famiglia Eltahawy si trasferisce dalla Gran Bretagna in Arabia Saudita, per Mona, quindici anni, è come ritrovarsi all'improvviso in pieno Medioevo. Mai avrebbe immaginato un Paese in cui le donne sono private di molte libertà, escluse dalla scena sociale e costrette a dipendere dagli uomini in tutto e per tutto. Questa traumatica esperienza segna l'inizio della militanza di una giovane donna diventata oggi una nota giornalista e commentatrice di questioni arabe. Attingendo alla propria vicenda e raccogliendo decine di drammatiche storie, Mona Eltahawy racconta la doppia lotta che le donne islamiche devono portare avanti: quella nel contesto pubblico, in prima fila accanto agli uomini contro i regimi d'oppressione, e quella nella sfera privata, dove c'è un intero sistema culturale e familiare da abbattere. Dallo Yemen alla Tunisia fino all'Egitto, Eltahawy denuncia legislazioni, fatti di cronaca e vicende individuali per raccontare il "cocktail velenoso di cultura e religione" che sfocia nell'oppressione e nell'odio verso le donne. Persuasa che nessun Paese arabo troverà mai pace ed equilibrio finché non avrà risolto la questione femminile.

Quando l'amore uccide
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Materiale linguistico moderno

Piotti, Antonio - Mignolli, Maria Sara

Quando l'amore uccide : come e perché la violenza femminicida può nascere dalla coppia romantica / Antonio Piotti, Maria Sara Mignolli

Milano : Angeli, 2015

Abstract: Quando, con drammatica ripetitività, la cronaca ci riferisce di un uomo che uccide la sua compagna per poi magari colpire a morte anche se stesso, ognuno di noi sente che quella violenza è - insieme - tanto distante e tanto vicina. È invitabile perciò che ci si interroghi sulle ragioni che hanno condotto quella coppia ad una fine così tragica. Molti dicono che non può essere amore, che, anzi, l'amore è il contrario della violenza: è il desiderio di proteggere e di abbandonarsi, di corteggiare e di attendere; è la passione in seguito alla quale si vuole - innanzitutto - la felicità dell'altro e, in nome di ciò, si sacrifica ogni cosa. E se non fosse così? E se invece le cause della violenza fossero intimamente connesse con quella forma particolare di amore che prende il nome di romanticismo? Se, al di là dei fiori, delle canzoni struggenti, delle dichiarazioni appassionate, dei sospiri e delle lacrime ci fosse l'imposizione di un legame che prevede la definizione dei ruoli e la sottomissione? Seguendo questa ipotesi inconsueta, uno psicoanalista e una regista, un uomo e una donna, hanno scritto questo saggio e questa pièce sull'amore da cui emerge come la violenza non sia altro che il lato osceno dell'amore romantico ma che essa sia così cruda ai giorni nostri proprio perché le sue ore sono contate: nuove forme di amore, più libere, più emancipate, meno esclusive sembrano dire, nel nome di un narcisismo maturo, che il tempo dell'amore romantico è scaduto.

Nessuno può toglierti il sorriso
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Materiale linguistico moderno

Pitzalis, Valentina

Nessuno può toglierti il sorriso / Valentina Pitzalis ; con Giusy Laganà

Milano : Mondadori, 2014

Abstract: Valentina Pitzalis è morta il 17 aprile 2011. Quel giorno mio marito mi ha cosparsa di cherosene e mi ha dato fuoco. Quel giorno la Valentina che ero sempre stata, la ragazza carina, piena di vita, prospettive e sogni per il futuro, è bruciata tra le fiamme di un inferno senza senso. Non so perché tutto questo sia successo proprio a me. Me lo sono chiesta tante, troppe volte in questi anni, così come mi sono ripetuta, ogni giorno, che lui non era un mostro, ma aveva fatto, questo sì, una cosa mostruosa. So per certo però che la persona che sono oggi è stata più forte di tutto e di tutti. Ho compreso che di fronte alle avversità, di fronte a tragedie come la mia la cosa che conta è trovare la forza di reagire. Ho scelto di reagire, ho scelto di vivere, ho scelto di cercare di essere un esempio per chi crede di non avere quella forza dentro di sé, perché io... la depressione non me la posso permettere, non più. Quello che, più di tutto, mi ha dato la forza di arrivare fin qui è stata la speranza di poter aiutare tutte le donne che vivono, magari ancora senza essersene rese veramente conto, situazioni di coppia come la mia. Sono felice di poter alzare una mano sola, sono felice di avere i miei occhi senza ciglia e sopracciglia, sono felice di avere le mie gambe coperte di cicatrici. Semplicemente, sinceramente, incredibilmente... ho trovato la forza per non smettere di sorridere e sono felice di vivere! (Valentina)