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× Classe "A 36-"
× Classe "A 32-"
× Classe "A 33-; 38-; 65-"
× Classe "A 34-; 35-"
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× Paese Germania
× Nomi Zagrebelsky, Gustavo <1943->
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× Editore Giulio Einaudi editore <Torino>
× Data 2015

Trovati 4 documenti.

La mala setta
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Materiale linguistico moderno

Benigno, Francesco <1955->

La mala setta : alle origini di mafia e camorra 1859-1878 / Francesco Benigno

Torino : Einaudi, 2015

Abstract: Questo libro si propone di affrontare in modo nuovo la questione del crimine organizzato italiano nella seconda metà del XIX secolo, utilizzando la categoria di "classi pericolose". Questa impostazione è diversa dalla prospettiva, comunemente adottata, che punta viceversa a studiare il crimine organizzato ottocentesco ex post, per cosi dire, "dall'oggi", e cioè a partire dalle forme e dalle strutture che la criminalità organizzata si è data durante il secondo dopoguerra. Vi è al fondo di questa prospettiva un residuo di un pregiudizio di stampo romantico, l'idea per cui vi siano dei soggetti separati, "i criminali", intesi come un popolo a parte, portatore di inequivocabili stigmate comportamentali e attitudinali che li rendono sempre uguali a sé stessi malgrado il tempo trascorso. L'adozione del modello delle "classi pericolose" consente invece di muoversi in direzione opposta, basandosi sulla concezione del crimine condivisa nell'Ottocento. Tutto ciò ha conseguenze importanti. Piuttosto che considerare, ad esempio, l'analisi della mafia delle origini come una sorta di premessa utile a sceverare le radici lunghe di pratiche criminali che daranno poi luogo nel XX secolo a "Cosa nostra", esso invita invece a immergersi nella confusione dei discorsi e delle pratiche di quell'epoca.

La fame
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Materiale linguistico moderno

Caparrós, Martín <1957->

La fame / Martín Caparrós ; traduzione di Sara Cavarero, Federica Niola, Elena Rolla

Torino : Einaudi, 2015

Abstract: Martín Caparros reagisce alla realtà atroce per cui un miliardo di persone proprio in questo momento sta soffrendo la fame, e al fatto che ogni anno nove milioni di persone muoiono di inedia - un olocausto e mezzo. Niente è stato cosi letale o decisivo per la sopravvivenza del genere umano; senza una nutrizione appropriata sembra molto difficile rivolgersi ad altri problemi di portata mondiale come la distruzione ambientale, la sovrappopolazione, la disuguaglianza di genere o il terrorismo. Questa è soltanto una tra le tante verità che l'autore stabilisce come pilastri di una investigazione molto più ampia e approfondita, mentre Caparros non smette di enfatizzare il fatto che questa è senza alcun dubbio la crisi più evitabile e prevenibile del nostro tempo. Alla ricerca dei meccanismi che causano la morte di massa per fame e delle azioni per combatterla, Martín Caparros rimuove ogni sorta di barriera geografica e storica, rendendo questo libro non soltanto uno strumento per una visione d'insieme critica della storia della fame, ma anche simile a un viaggio in differenti parti del mondo, dal più povero fino al più ricco: Niger, India, Bangladesh, Argentina, Madagascar, sud Sudan e gli Stati Uniti d'America. Ogni regione esemplifica le proprie particolari violenze e riafferma inoltre, le contraddizioni che le uniscono. Ma soprattutto, è soltanto negli slums e nelle periferie, che le storie degli affamati di oggi possono essere raccontate.

Reparto assassini
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Materiale linguistico moderno

Swaan, Abram de <1942->

Reparto assassini : la mentalità dell'omicidio di massa / Abram de Swaan ; traduzione di Piero Arlorio

Torino : Einaudi, 2015

Abstract: Il XX secolo, con i suoi milioni di persone barbaramente assassinate, è stato tra i più sanguinosi nella storia dell'umanità. E la domanda che continua a tormentarci è come sia possibile che tanti volenterosi carnefici si mettano al servizio del male. In questo libro, Abram de Swaan, scienziato sociale e psicanalista, offre una originale radiografia della violenza di massa attuata dai cosiddetti "uomini comuni", esaminando le dinamiche di reclutamento dei regimi sanguinari al fine di creare un articolato meccanismo che predispone alle peggiori nefandezze senza apparente coinvolgimento morale, senza l'attivazione di un senso di responsabilità personale. De Swaan si domanda da dove provengano le azioni genocidarie e come possano rifluire, apparentemente senza lasciare traccia, nella vita quotidiana, quando l'orrore è terminato. E coloro che ne sono stati responsabili? Erano davvero il mero prodotto di circostanze esterne? Oppure qualcosa di intimamente costitutivo li disponeva a diventare assassini di massa? Attingendo a un ampio ventaglio di discipline, tra cui la sociologia, l'antropologia, le scienze politiche, la storia e la psicologia, De Swaan getta nuova luce sul male radicale, che continua a imperversare tra i popoli di tutto il mondo.

Privati del patrimonio
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Materiale linguistico moderno

Montanari, Tomaso <1971->

Privati del patrimonio / Tomaso Montanari

Torino : Einaudi, 2015

Abstract: Sono vent'anni che, in Italia, la politica del patrimonio culturale si avvita sulla diatriba pubblico-privato: brillantemente risolta socializzando le perdite (rappresentate da un patrimonio in rovina materiale e morale) e privatizzando gli utili, in un contesto in cui le fondazioni e i concessionari hanno finito per sostituire gli amministratori eletti, drenando denaro pubblico per costruire clientele e consenso privati. Ma cosa ha significato, in concreto, la "valorizzazione" (o meglio la privatizzazione) del patrimonio? Quali sono la storia e i numeri di questa economia parassitaria, che non crea lavoro dignitoso e cresce intrecciata ai poteri locali e all'accademia più disponibile? Ed è vero che questa è la strada seguita nei grandi paesi occidentali? Tomaso Montanari risponde a queste e altre domande spiegando perché non ci conviene distruggere il governo pubblico dei beni culturali basato sul sistema delle soprintendenze: un modello che va invece rafforzato e messo in condizione di funzionare, perché è l'unico che consente al patrimonio di svolgere la sua funzione costituzionale. Che è quella di renderci più umani, più liberi, più uguali.