Trovati 20 documenti.
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Feltrinelli, 2021
Abstract: Nell'ultimo secolo abbiamo cavalcato la nostra fortuna. Abbiamo trascurato una catastrofe annunciata che un giorno, spinta dalla pandemia, è arrivata. I mercati azionari sono caduti più velocemente e più duramente che in qualsiasi altro momento della storia dopo il 1929. Gli investitori sono stati presi dal panico. Persino l'oro è stato venduto. L'intero sistema economico globale si è contratto: non succedeva dalla Seconda guerra mondiale. Nel giro di poche settimane l'economia è stata bruscamente arrestata dai governi, che hanno provato a contenere la spirale della catastrofe sanitaria. Adam Tooze racconta la storia di questa contrazione, mostrando connessioni che, per la prima volta, permettono di avere una visione totale dell'intreccio complicatissimo che tiene assieme la distruzione dell'ambiente e la nuova guerra fredda tra Cina e Stati Uniti, lo sviluppo squilibrato e instabile dell'economia e la diseguaglianza. Di questa storia non conosciamo ancora la fine e non sappiamo quale nuovo mondo troveremo dall'altra parte. Il virus ha aggredito l'economia con la stessa ferocia con cui ha attaccato la nostra salute, ma per affrontarlo non c'è alcun vaccino in arrivo. Tooze getta luce su quanto il mondo fosse impreparato a combattere questa sequenza di catastrofi, e su quanto profonde siano le fratture nel nostro modo di vivere e di fare affari.Dobbiamo essere preparati alla prossima crisi, perché probabilmente sarà peggiore. Questo è il momento di costruire le nostre risposte. Come disse John Maynard Keynes nel 1942: "Tutto ciò che possiamo fare concretamente, possiamo permettercelo".
Feltrinelli, 2020
Abstract: Per quale ragione i poveri, in tutto simili per capacità e aspirazioni a chiunque altro, vanno incontro a destini completamente differenti? Perché restano poveri? Le loro scelte di vita sono spesso determinate da fattori che sfuggono alla logica dell'economia di mercato. Tante politiche contro la povertà sono infatti fallite proprio per un'inadeguata comprensione del problema o per la convinzione di poter applicare ricette astratte e valide per tutti, senza verificarle sul campo. Dobbiamo invece capire perché i poveri preferiscono pagare cure sanitarie inutili invece di fare vaccinazioni gratuite; come mai i bambini poveri frequentano la scuola spesso senza imparare; perché i poveri non desiderano un'assicurazione o intraprendono molte attività senza farne prosperare alcuna. L'economia dei poveri è la prima grande analisi che combinando ricerca empirica e teorica ci svela la vera natura della povertà e insegna che talvolta può bastare una piccola spinta nella giusta direzione per conseguire grossi risultati: certi sussidi simbolici con effetti tutt'altro che simbolici, azioni che consentono di ottenere di più facendo di meno, occupazioni di qualità che favoriscono la crescita e così via. Soprattutto, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili, bisogna insistere nel porsi le giuste domande, sperimentare e nutrire speranza per affrontare la sfida di costruire un mondo senza più povertà, magari un passo alla volta.
Feltrinelli, 2020
Abstract: La creatività che muove il nostro futuro nel mondo digitale viene dalle periferie. Una nuova intersezione tra le macchine dell'intelligenza artificiale sta cambiando l'economia e il nostro stile di vita. Due grandi luminari ci mostrano come abitare la rivoluzione. Facebook, il proprietario del social network più popolare al mondo, non crea contenuti. Uber, la più grande compagnia di taxi del mondo, non possiede vetture. Alibaba, il più grande rivenditore online, non ha scorte in magazzino. E Airbnb, il più celebre intermediario di case per le vacanze, non ha alcuna proprietà immobiliare. Il successo di queste aziende non è legato alla vendita di un prodotto: piuttosto, sono piattaforme capaci di arrivare a moltissimi utenti in tutto il mondo. Per crescere hanno bisogno di raggiungere la moltitudine della folla, di allontanarsi dal proprio centro e allargare il più possibile il raggio della periferia a loro visibile. Come fanno? Possono farlo grazie alle macchine, cioè all'intelligenza artificiale, capace di crescere ed espandersi rapidamente, con un solo obiettivo: raccogliere dati. Il nuovo mondo che McAfee e Brynjolfsson descrivono è questo: mentre un computer può giocare a scacchi meglio di un uomo, startup come Facebook e Google distruggono giganti dell'industria mondiale come Nokia. Un'idea nata nel garage di una persona qualsiasi può esplodere e diventare un colosso globale come Apple o Amazon. McAfee e Brynjolfsson raccontano il cambiamento radicale che non solo l'economia, ma anche il nostro stile di vita sta attraversando. Un'intersezione tra macchine, piattaforme e folla, quella che abita le periferie, che sta trasformando il modo in cui organizziamo il lavoro e abitiamo il mondo. E offrono un'analisi del nostro tempo che è anche uno strumento per affrontarlo.
Milano : Feltrinelli, 2016
Abstract: E' facile dimenticare quanto è cambiato il mondo negli ultimi decenni, perché viviamo immersi nel presente. Ed è ancora più facile non pensare a quanto cambierà il mondo nei prossimi anni, perché spesso la trasformazione è imprevedibile, inarrestabile - e rischiosa. Alec Ross, consigliere dell'amministrazione Obama per l'Innovazione e docente alla Columbia University, ha lavorato per anni alla frontiera del cambiamento, viaggiando in tutto il mondo, dal Kenya delle start-up alla Corea del Sud dei fantascientifici laboratori di ricerca, per cogliere gli sviluppi tecnologici in tempo reale. Vero e proprio "futurologo", Ross ha scritto questo libro con uno scopo ben preciso: raccontare a tutti il futuro che ci aspetta, per aiutarci a trovare il nostro posto nel nuovo mondo: "Vent'anni fa avrei voluto leggere un libro capace di prevedere la rivoluzione di internet. Oggi ho provato a scriverlo io: dal codice informatico al codice genetico". Passando dalle analisi economiche più dettagliate al racconto appassionante di storie concrete dai quattro angoli del pianeta, Ross affronta tutti i temi più caldi dell'innovazione - dalla ricerca genetica alla cybersicurezza alla rivoluzione dei Big Data - evidenziando le sue ricadute sulle decisioni che ognuno di noi dovrà prendere nei prossimi vent'anni: cosa studiare (e cosa far studiare ai nostri figli)? Che lavoro scegliere? Come investire i nostri risparmi?
Feltrinelli, 2015
Abstract: John Maynard Keynes e Friedrich von Hayek si ritrovarono su fronti opposti in una contrapposizione che si fece sempre più netta e che diede luogo al maggiore scontro in campo economico della storia contemporanea. Al centro della contesa si impose la questione se spettasse ai governi e allo stato intervenire nel mercato e in economia, o meno. Tutti e due poterono osservare l'espansione e la recessione del ciclo economico dell'epoca, ma giunsero a conclusioni molto differenti in proposito. Hayek era convinto che il fatto di alterare l'equilibrio del libero mercato avrebbe provocato una selvaggia inflazione. Keynes credeva invece che per contrastare la disoccupazione di massa e favorire la crescita alla fine di un ciclo servisse la spesa pubblica. Sarebbero stati in disaccordo per il resto delle loro vite e per vent'anni si confrontarono per lettera, con sapienti articoli e interventi accademici, in accalorate conversazioni private e infine tramite i ferventi discepoli: da John Kenneth Galbraith a Milton Friedman. Dalla Grande depressione alla seconda guerra mondiale e dal dopoguerra al presente, Nicholas Wapshott, nel suo stile narrativo e con grande capacità di rendere comprensibili complesse questioni economico-finanziarie, riporta in vita gli animati dibattiti tra questi due giganti del ventesimo secolo, la cui eredità condiziona tuttora il dibattito politico.
L'economia e' una bella storia / Giacomo Vaciago, Marco Bosonetto ; illustrato da Ilaria Faccioli
Milano : Feltrinelli Kids, 2013
Abstract: Quanti denti di balena può costare un gelato? Che differenza c'è fra crisi e recessione? Perché rispettare le regole conviene a tutti? Ha senso incolpare l'euro se aumenta il prezzo dei pomodori? Le tasse devono fare paura? La formica della favola è una saggia risparmiatrice o un'egoista senza cuore? Perché l'innovazione e la cultura diffusa sono la più grande ricchezza che ci sia? Ecco alcune delle domande, serissime e scherzose, a cui Nonno Eco deve rispondere, messo alle strette da Zoe, Lisa e Rufus. Mentre fuori infuria il temporale e in casa è mancata la luce, un nonno economista e tre nipoti curiosi ripercorrono il cammino dell'umanità e degli strumenti che si è data per sopravvivere e progredire dalla preistoria ai nostri giorni. Zoe, Lisa e Rufus scopriranno che l'economia, nonostante gli adulti ne parlino di continuo e spesso a sproposito, non è affatto noiosa. Al contrario, l'economia è una bella storia, in grado di affascinare e rendere più liberi e consapevoli piccoli e grandi. Età di lettura: da 10 anni.
I crimini dell'economia : una lettura criminologica del pensiero economico / Vincenzo Ruggiero
Milano : Feltrinelli, 2013
Abstract: Occorre che si verifichi il paradosso per cui chi non ha il potere di farsi riconoscere come vittima ne conquisti una quantità sufficiente per imporre simile riconoscimento. Smascherare i crimini dell'economia, allora, vuol dire trasformare la vulnerabilità in potere. Utopia? Certo: ma forse solo un'inversione utopistica può restituire dignità alla 'scienza infima' e, soprattutto, alle sue vittime.
Milano : Feltrinelli, 2012
Abstract: Per quale ragione i poveri, in tutto simili per capacità e aspirazioni a chiunque altro, vanno incontro a destini completamente differenti? Perché restano poveri? Le loro scelte di vita sono spesso determinate da fattori che sfuggono alla logica dell'economia di mercato. Tante politiche contro la povertà sono infatti fallite proprio per un'inadeguata comprensione del problema o per la convinzione di poter applicare ricette astratte e valide per tutti, senza verificarle sul campo. Dobbiamo invece capire perché i poveri preferiscono pagare cure sanitarie inutili invece di fare vaccinazioni gratuite; come mai i bambini poveri frequentano la scuola spesso senza imparare; perché i poveri non desiderano un'assicurazione o intraprendono molte attività senza farne prosperare alcuna. L'economia dei poveri è la prima grande analisi che combinando ricerca empirica e teorica ci svela la vera natura della povertà e insegna che talvolta può bastare una piccola spinta nella giusta direzione per conseguire grossi risultati: certi sussidi simbolici con effetti tutt'altro che simbolici, azioni che consentono di ottenere di più facendo di meno, occupazioni di qualità che favoriscono la crescita e così via. Soprattutto, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili, bisogna insistere nel porsi le giuste domande, sperimentare e nutrire speranza per affrontare la sfida di costruire un mondo senza più povertà, magari un passo alla volta.
Milano : Feltrinelli, 2012
Abstract: John Maynard Keynes e Friedrich von Hayek si ritrovarono su fronti opposti in una contrapposizione che si fece sempre più netta e che diede luogo al maggiore scontro in campo economico della storia contemporanea. Al centro della contesa si impose la questione se spettasse ai governi e allo stato intervenire nel mercato e in economia, o meno. Tutti e due poterono osservare l'espansione e la recessione del ciclo economico dell'epoca, ma giunsero a conclusioni molto differenti in proposito. Hayek era convinto che il fatto di alterare l'equilibrio del libero mercato avrebbe provocato una selvaggia inflazione. Keynes credeva invece che per contrastare la disoccupazione di massa e favorire la crescita alla fine di un ciclo servisse la spesa pubblica. Sarebbero stati in disaccordo per il resto delle loro vite e per vent'anni si confrontarono per lettera, con sapienti articoli e interventi accademici, in accalorate conversazioni private e infine tramite i ferventi discepoli: da John Kenneth Galbraith a Milton Friedman. Dalla Grande depressione alla seconda guerra mondiale e dal dopoguerra al presente, Nicholas Wapshott, nel suo stile narrativo e con grande capacità di rendere comprensibili complesse questioni economico-finanziarie, riporta in vita gli animati dibattiti tra questi due giganti del ventesimo secolo, la cui eredità condiziona tuttora il dibattito politico.
Il valore delle cose e le illusioni del capitalismo / Raj Patel ; traduzione di Adele Oliveri
Milano : Feltrinelli, 2010
Abstract: Ogni volta che comperiamo una banana il 45 per cento di ciò che paghiamo va al rivenditore, il 18 per cento all'importatore, il 19 per cento viene assorbito dai costi di trasporto, mentre alla compagnia che controlla la piantagione spetta circa il 15 per cento. Al contadino, a colui che ha lavorato la terra e si è impegnato concretamente per far crescere il frutto, resta meno del 3 per cento: una miseria. Evidentemente c'è qualcosa che non va in un modello così iniquo di distribuzione, che non riguarda peraltro solo i beni alimentari. Il prezzo da noi pagato per ogni cosa, dal cibo ai beni di consumo, è sistematicamente distorto. Il mercato non riesce a valutare con equità il valore del lavoro, i bisogni delle persone, le necessità delle generazioni future. E quando i prezzi sono ancorati al nulla anziché ai valori reali siamo di fronte a un baratro. Oggi che il liberismo è saltato fragorosamente per aria anche a causa dei prezzi gonfiati delle case, è più che mai necessario tornare alla radice dei problemi. È l'obiettivo ambizioso del nuovo libro di Raj Patel: un'indagine stringente che rovescia i dogmi dell'economia liberista e fornisce gli strumenti per riflettere in modo nuovo sul mondo, sul valore delle cose, sul senso di ciò che facciamo.
Economia della felicità : dalla blogosfera al valore del dono e oltre / Luca De Biase
Milano : Feltrinelli, 2007
Abstract: Dalle piccole e grandi biografie dei testimoni dell'evoluzione tecnologica, della globalizzazione, dei creativi che lavorano sui nuovi media, a partire dai blogger, tutti raccontano una storia relativamente nuova: oltre un certo limite non c'è più felicità nella crescita economica. L'aumento indefinito del consumo implica una spinta indefinita di lavoro necessario a finanziarlo e di tempo da dedicare all'attività professionale, a scapito delle relazioni umane. Proprio quelle relazioni che invece costituiscono il principale generatore di felicità. Ma la diffusione dei nuovi media digitali sta creando le condizioni di un ritorno alla dimensione della relazione tra le persone, del gratuito, della partecipazione. Occorre prenderne atto e trame le conseguenze per la progettazione sociale. In sostanza il sistema dei media ne esce trasformato. Se i media sono il massimo generatore di valore nella società dell'informazione, il sistema dei media è anche il settore che attraversa la più grande trasformazione.
Milano : Feltrinelli, 2006
Abstract: Il petrolio è la più importante risorsa del nostro tempo. Proprio per questo, abbondano errori di valutazione sulla sua reperibilità e la sua abbondanza. Da tempo ci troviamo in una situazione in cui questo bene veleggia oltre i settanta dollari al barile, con prospettive di crescita ulteriore del prezzo. La questione che sembrerebbe emergere è quindi quella di prezzi condizionati da una difficoltà di approvvigionamento. La realtà invece, a detta di Maugeri, non sta proprio in questi termini. Basti pensare alla situazione irachena dove solo circa il 15 per cento di quanto si troverebbe nel sottosuolo è stato esplorato e quindi estratto. La tesi di Maugeri è che il petrolio c'è, basta sfruttarlo a pieno, migliorare le tecnologie di estrazione e condurre le necessarie ricerche. Il mondo intero galleggia su una quantità in espansione di combustibili liquidi, basta cercarli...
La democrazia e il mercato / Jean-Paul Fitoussi ; traduzione di Massimo Scotti
Milano : Feltrinelli, 2004
Abstract: Il rapporto fra mercato e governo è caratterizzato da un antagonismo atavico: il primo è l'ambito della sfera privata, il secondo quello della sfera pubblica. Ogni ampliamento della sfera pubblica riduce l'estensione della sfera privata; ogni regolamentazione stabilita dal legislatore diminuisce l'efficienza del mercato. Al centro di questo studio è il tentativo di stabilire quale sia il regime politico più favorevole all'efficienza economica. Mercato e democrazia appaiono complementari invece che sostituibili, perché il sistema economico aumenta l'adesione al regime politico e la democrazia, che riduce l'insicurezza economica, rende accettabili i risultati dell'economia di mercato.
Le guerre dell'acqua / Vandana Shiva ; traduzione di Bruno Amato
Milano : Feltrinelli, 2003
Abstract: Nel 1995 il vicepresidente della Banca mondiale espresse una previsione inquietante: Se le guerre di questo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del secolo prossimo avranno come oggetto del contendere l'acqua. Molti segni fanno pensare che avesse ragione. Le prime pagine di questo libro parlano di acqua insufficiente in Israele, India, Cina, Bolivia, Canada, Messico, Ghana e Stati Uniti. Le guerre dell'acqua non sono una prospettiva lontana nel futuro. Il conflitto è già in corso, anche se non è sempre visibile. Molti conflitti politici di questo tipo sono infatti celati o repressi: chi controlla il potere preferisce mascherare le guerre dell'acqua travestendole da conflitti etnici e religiosi.
Milano : Feltrinelli, 2000
Abstract: E se il mondo rurale, da tutti considerato arcaico e conservatore, fosse il vero portatore della modernità? Un interrogativo del genere ha scosso le coscienze dopo lo smontaggio del McDonald's di Millau, che portò all'arresto di José Bové. Il tutto non si spense all'indomani della protesta, infatti una campagna di mobilitazione internazionale permise la liberazione di Bové, incoronandolo paladino della guerra alle contraffazioni alimentari. Ecco come nasce questo libro-denuncia. Gli autori raccontano la storia del movimento e, soprattutto, analizzano vie alternative e soluzioni per preservare l'ambiente e le risorse naturali.
Milano : Feltrinelli, 1993
Abstract: Il libro offre, per la prima volta, uno sguardo dall'interno sulla transizione sovietica. Non è né un reportage giornalistico né un'analisi accademica. Racconta la riforma scavando tra le pieghe della società civile, dell'apparato industriale, del mondo del lavoro, attraverso la testimonianza diretta di un protagonista: un operatore economico per il quale la conoscenza di uomini e processi sociali è la condizione per poter lavorare. Esso nasce infatti da un fitto dialogo tra due figure molto diverse fra loro: da una parte l'imprenditore italiano tra i primi a costituire una joint-venture a Mosca; dall'altra un militante di sinistra studioso del movimento operaio. Dall'esperienza del primo e dalla curiosità del secondo è nato questo libro.
Storia del pensiero economico / William J. Barber
9. ed
Milano : Feltrinelli, 1988
La teoria dei bisogni in Marx / Agnes Heller ; prefazione di Pier Aldo Rovatti
4. ed.
Feltrinelli, 1977
Milano : Feltrinelli, 1970
Capire l'economia / G. L. S. Shackle
Milano : Feltrinelli, 1966