Trovati 155 documenti.
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UTET, 2023
Abstract: La prima è stata Margaret Thatcher. Eletta a capo del governo britannico nel 1979, guidò il paese per dieci anni, portandolo attraverso una crisi economica e una guerra contro l’Argentina, interpretando il suo ruolo con il piglio autoritario che le valse l’appellativo di “Lady di ferro”. Fu il primo tentativo di rompere quel “tetto di cristallo” che nei paesi occidentali sembrava imprigionare le velleità di leadership femminili, relegando le donne in politica a incarichi minori, o alla funzione ancillare di First Lady. Il primo solco era stato tracciato, e da allora sempre più donne hanno tentato di invertire questa tendenza mondiale. Dalle prime ministre inglesi a Hillary Clinton, da Marine Le Pen ad Angela Merkel, fino a Sanna Marin e Alexandria Ocasio-Cortez, Martina Carone ricostruisce le storie di nove donne che sono riuscite a conquistare cariche governative di prestigio o ruoli di primo piano nelle proprie compagini politiche, scalando i sondaggi e guadagnando la fiducia degli elettori. In Italia, nel susseguirsi caotico di governi e stagioni politiche, il ruolo delle donne è stato sottostimato, spesso dallo stesso partito di appartenenza, oppure interpretato come proiezione sciovinista di una leadership maschile. Ma quel tetto che sembrava infrangibile ha cominciato a mostrare delle crepe evidenti con l’avvento della Terza repubblica, fino al definitivo sfondamento nelle elezioni politiche 2022, con la vittoria di Giorgia Meloni, prima donna italiana a interrompere una tradizione maschiocentrica e diventare presidente del Consiglio. Oggi, a distanza di pochi mesi dal suo insediamento, anche il principale partito di opposizione ha eletto una donna, Elly Schlein, alla segreteria, trasformando l’agone politico in una sfida tutta al femminile. Il tetto di cristallo è definitivamente rotto?
Il lavoro intellettuale : cos'è, come si fa, a cosa serve / Gianfranco Pasquino
UTET, 2023
Abstract: Scrittori, giornalisti, professori universitari, opinionisti tv, registi, artisti, attivisti, influencer… La lista di chi oggi si fregia del titolo di “intellettuale” è pressoché infinita, ed è sempre più difficile confezionare un identikit univoco. D’altra parte, che cosa sia un intellettuale, quali siano i suoi ambiti di lavoro e di intervento, quali i suoi compiti e le sue possibilità di azione: è un dibattito che va avanti forse da sempre, e che si adatta faticosamente ma pervicacemente ai tempi e ai mutamenti delle società. Gianfranco Pasquino, professore di lungo e apprezzato corso, editorialista, predicatore/conferenziere, ha agito da intellettuale per tutta la vita, dividendosi equamente “tra scienza e politica”. Consapevole della difficoltà di una definizione netta, decide in questo breve manuale sovversivo di rovesciare il tavolo: se è complicato filosofeggiare sull’essenza, vale la pena allora irrobustire la pratica. Non chiedersi che cosa sia un intellettuale, ma capire come fare al meglio il lavoro intellettuale, che «riguarda tutti coloro che si occupano di idee, le studiano, le formulano, le criticano, le contrappongono, le rivisitano, talvolta tentano di farle tradurre in pratica».
Inflazione : cos'è, da dove viene e come ne usciremo / Stefano Feltri
UTET, 2023
Abstract: Dopo i mesi di lockdown e gli anni di pandemia globale, si temeva una recessione. Invece, per il momento, è arrivata l'inflazione. Un tasso di inflazione al 10 per cento era per molti italiani un ricordo lontano, che risaliva a prima della caduta del Muro di Berlino. La sensazione di raddoppio dei prezzi in seguito all'introduzione dell'euro era stata, appunto, solo una sensazione: chi ha meno di cinquant'anni non ha mai vissuto da adulto in un'economia surriscaldata come quella di oggi. E se gli effetti dell'inflazione sulla vita di tutti i giorni sono chiaramente percepibili da chiunque, la faccenda si complica parecchio quando si tenta di capire davvero la natura del fenomeno, le sue cause e le sue conseguenze. Gli economisti hanno diverse teorie, ma dalla crisi finanziaria del 2008 a oggi molte di queste teorie si sono rivelate assai meno aderenti alla realtà di quanto si pensava. Dai politici e dai media non arrivano parole di chiarezza, ma molti allarmi, eccessi di ottimismo, polemiche, o semplice disinformazione. Stefano Feltri si addentra nella selva oscura dell'inflazione, per tornare con una mappa che sia comprensibile e consultabile dal risparmiatore che ha paura, dal consumatore che si dispera, dal lavoratore che vede assottigliarsi il potere d'acquisto del suo stipendio – insomma, una mappa per tutti noi. Da dove viene l'inflazione? Quando se ne andrà? Quanto ci costerà? Quali decisioni bisognerà prendere, come individui e come sistema paese, nei prossimi anni?
UTET, 2020
Abstract: Gli ultimi cinque giorni di Enrico Berlinguer, il tentativo di un riepilogo storico e personale. La cronaca del momento in cui la politica italiana cambiò per sempre. 7 giugno 1984, piazza dei Frutti a Padova, ore 22.09. Enrico Berlinguer sta tenendo un affollatissimo comizio. Improvvisamente, lo coglie un malore, ma riesce a portare a termine il suo discorso. Cinque giorni dopo, il segretario del più grande partito comunista in Occidente muore all'ospedale civile. La fine di un sogno, per milioni di italiani. Tra le centinaia di persone presenti al comizio, e poi in attesa fuori dal nosocomio, si trovava Piero Ruzzante, giovane militante della Fgci locale. A più di trent'anni da quei giorni, Ruzzante li ricostruisce passo per passo, dall'allestimento del palco insieme ai compagni dell'organizzazione giovanile alla realizzazione della diretta video, dal trasporto in albergo del segretario subito dopo il malore alla prima diagnosi, dalle visite di politici e uomini di Stato - accorata quella di Pertini, molto tesa quella di Craxi - al termine dell'agonia, fino al solenne e immenso corteo funebre. Grazie a un'imponente raccolta di resoconti inediti e documenti d'archivio, Ruzzante intreccia alla cronaca di quelle drammatiche giornate la ricostruzione del ruolo cruciale di Berlinguer nella politica del suo tempo, in Italia e non solo: le grandi battaglie sociali, il compromesso storico e la questione morale, i rapporti con l'Unione Sovietica, il legame fortissimo con gli operai, i presunti attentati falliti e le tensioni con i socialisti. Alla dimensione politica, si affianca poi quella più intima di un uomo perbene, tanto serio e umile da essere definito triste, amato dai compagni e rispettato dagli avversari, schiacciato infine da una volontà stoica che non gli permise mai di sottrarsi ai suoi doveri, di restare indifferente di fronte alle rivendicazioni degli ultimi. Quel giorno in piazza dei Frutti si concluse una fase cruciale della politica italiana, ma il messaggio e la condotta etica di Berlinguer hanno continuato a essere d'ispirazione per molti. Raccontare la sua storia quindi non è solo un semplice esercizio rievocativo, ma un atto necessario, affinché oggi quel vento soffi ancora.
Minima politica : sei lezioni di democrazia / Gianfranco Pasquino
UTET, 2020
Abstract: La Repubblica italiana, sorta dalle macerie della guerra e inserita da subito nel tessuto politico della tradizione democratica europea, vive momenti di grande confusione. Guerre di visualizzazioni e like su Facebook, baruffe senza costrutto nei talk show, scenette tragicomiche nelle austere aule di Senato e Camera. A questo ircocervo tra reality show e vaudeville siamo talmente assuefatti che ci sembra l'unico orizzonte possibile. La ragione sta nell'ignoranza diffusa e persino compiaciuta che pare essersi impossessata del discorso corrente. Tra l'ansia da sondaggio e il termometro ossessivo dei social network, viviamo un assetto da campagna elettorale permanente dove i politici possono dire tutto e il contrario di tutto, fiduciosi nella labile memoria storica del loro elettorato e nell'inerzia intellettuale dell'opinione pubblica che dovrebbe sorvegliare e in caso criticare. Però, chi ancora crede nella democrazia sa che è imperativo reagire all'attuale temperie di approssimazione, fumisteria e populismo. Che è necessario impegnarsi per pulire il linguaggio, per fare uso corretto dei concetti fondamentali, per comunicare insegnando e imparando, giorno dopo giorno. Con il cuore e la testa ai "Minima moralia" di Theodor Adorno, Gianfranco Pasquino impartisce sei nitide, ironiche, affilate lezioni sui nodi cruciali della politica contemporanea: i meccanismi elettorali, gli speculari spettri di governabilità e rappresentanza, il ruolo e i compiti delle istituzioni nella complessa architettura della democrazia, lo spauracchio degli eurocrati e il mito del sovranismo. Ripercorrendo la nostra complicata storia nazionale, ma attingendo dove serve anche agli esempi europei e internazionali, "Minima politica" racchiude e sprigiona il minimo di conoscenze che i cittadini devono acquisire per capire gli accadimenti politici e partecipare ogni giorno alla vita di questo confuso e malgovernato Paese.
7 scomode verità che nessuno vuole guardare in faccia sull'economia italiana / Stefano Feltri
UTET, 2019
Abstract: Cosa c’è che non va nell’economia italiana? Le ipotesi e i dibattiti si sprecano: troppo debito pubblico, troppe tasse, poca innovazione, nessuna difesa dalla globalizzazione, troppi giovani che hanno lauree senza sbocchi professionali, troppi pensionati che pesano sul sistema del welfare. In tv, sui giornali e sui social network, si litiga, si chiacchiera, si pontifica, e non si arriva mai a una conclusione: le questioni fondamentali sembrano sempre scomparire tra polemiche politiche, complicate analisi tecniche, commenti sfumati fino all’insignificanza e teorie del complotto assortite. Stefano Feltri ha deciso di raccontare tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità. E la verità fa male. Con una chiarezza implacabile e una pacata intransigenza, i luoghi comuni vengono sottoposti a verifica, le leggende vengono sfatate, le consolazioni di comodo spazzate via. E resta solo la verità: quella di un paese che non affronta i problemi, che si lamenta di condizioni che in realtà fanno comodo a tutti (o quasi), che ha un problema enorme di classe dirigente, ma in cui nessuno (o quasi) è una vittima innocente del sistema. Un’inchiesta nelle pieghe nascoste dell’economia italiana che non lascia alibi per nessuno e permette di capire finalmente qualcosa del nostro paese.
UTET, 2019
Abstract: Il referendum su Brexit, l'elezione di Donald Trump, l'ascesa dei movimenti populisti in Europa e in Italia. Istituzioni e meccanismi che hanno regolato la politica e il dibattito pubblico per decenni sembrano sempre più pericolanti, se non già in macerie. Cosa è successo? E cosa ci aspetta? Francis Fukuyama ha scritto il libro che forse con maggiore chiarezza e autorevolezza ha fatto il punto sulla fine del Novecento e sul trionfo del modello capitalistico e democratico: «La fine della storia e l'ultimo uomo». Oggi torna con una diagnosi che completa quel quadro e spiega come mai improvvisamente quell'ordine sembra così in crisi all'alba del nuovo millennio. Utilizzando concetti di grande tradizione filosofica e calandoli nei più attuali scenari sociopolitici, Fukuyama è in grado di mettere in fila una serie di fenomeni che sembrano scollegati e fornire una chiave di lettura del nostro presente: da dove viene la forza apparentemente invincibile del populismo? È davvero un fenomeno solo negativo? Perché i social media sono pieni di odio e aggressività? Come mai le classi sociali meno abbienti sembrano ormai del tutto disinteressate a politiche di sinistra? Come convivono nelle nostre società movimenti sempre più avanzati di difesa dei diritti delle minoranze e pulsioni autoritarie? Le risposte di Fukuyama a queste domande indicano una strada da percorrere, al di là della condanna degli estremismi o delle lamentazioni sulla decadenza della politica. E al centro di tutto c'è l'identità, il bisogno di vedersi riconosciuta la propria identità – un bisogno che può portare a affidarsi a tradizioni inventate, nazionalismi di ritorno, leader carismatici e populisti: «L'affermarsi della politica identitaria è una delle maggiori minacce che le democrazie si trovano ad affrontare e se non riusciremo a ritornare a visioni più universali della dignità umana, ci condanneremo a un conflitto senza fine». Un libro fondamentale per capire il presente e immaginare il futuro.
Faccetta nera : l'illusione coloniale italiana / Arrigo Petacco
UTET, 2018
Abstract: Nei primi decenni del secolo scorso la parola Abissinia occupava un posto di rilievo nell'immaginario collettivo degli italiani. Bastava nominarla per evocare non solo luoghi esotici divenuti mitici grazie alle imprese militari in terra d'Africa compiute dal nostro paese in epoca post-risorgimentale, ma anche un confuso groviglio di desideri inespressi: il fascino dell'ignoto, la ricerca dell'isola felice, a cui si accompagnavano la volontà di rivalsa per le sconfitte subite in Etiopia nell'Ottocento. In questo clima si gettarono le basi del progetto imperiale mussoliniano che culminò nella guerra d'Abissinia. Gli stati d'animo e le aspettative di quegli anni offrono ad Arrigo Petacco lo spunto per ripercorrere l'intero arco dell'avventura coloniale italiana.
[Torino] : UTET, 2015
Abstract: Nel marzo 2013, Michela Marzano entra per la prima volta alla Camera in qualità di deputata. Non ha mai fatto politica, non conosce nessuno: è una filosofa chiamata dal Partito Democratico con l'intenzione di portare in Parlamento una persona con competenze specifiche. Pensa alla responsabilità che tutti i neoeletti si sono assunti davanti al Paese di essere integri, onesti, decorosi. Pensa ai problemi dell'Italia, alla crisi economica, alle diseguaglianze sociali, alla mancanza di diritti per le minoranze. Pensa a tutto quello che vorrebbe e dovrebbe fare, a tutto quello per cui vorrebbe e potrebbe battersi, a tutto quello che non accetterebbe. Le bastano poche settimane per cominciare a respirare tutto il malessere della politica. Con crescente smarrimento, capisce che alla Camera i princìpi e le idee valgono poco. In politica contano soprattutto i voti che ti porti dietro, le appartenenze e le conoscenze. E poi sono troppi i cortigiani; troppi gli arroganti e gli ambiziosi pronti a dimenticare velocemente le ragioni per le quali all'inizio avevano deciso di impegnarsi. A Michela Marzano non interessano lamentele e disfattismi. Di libri sulla delusione di chi sbarca per la prima volta in politica ce ne sono già tanti. Il suo è diverso: è, al tempo stesso, una testimonianza e un saggio filosofico, un atto di resistenza e un ritratto della politica italiana contemporanea... Con e-book scaricabile fino al 30-06-2015.
Le fonti dell'energia : storia e prospettive / Maurizio Godart
[Torino] : UTET ; Novara : De Agostini, 2014
Abstract: Quali sono le origini dell'attenzione, quasi ossessiva, che oggi prestiamo alle questioni energetiche? Perché tanti conflitti e controversie politiche internazionali sembrano nascondere interessi legati al controllo e alla gestione di gas e petrolio? Quello che sembra un problema recente, suggerisce Maurizio Godart, sorto con la Rivoluzione industriale e l'avvento della modernità, è invece da sempre al centro delle preoccupazioni dell'uomo, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Gli studiosi, per tradizione, affrontano la questione con gli strumenti dell'economia, dimenticando una semplice verità: l'uomo sopravvive nutrendosi di cibo e acqua, fonti primarie di energia. Da questa prospettiva, ogni singolo progresso umano, dall'agricoltura all'ingegneria dei mulini, dall'invenzione della macchina a vapore alla scoperta dell'elettricità, si inserisce nel percorso di continua riconfigurazione del nostro sistema energetico. In altre parole, ogni epoca ha cercato di rispondere allo stesso problema: come ottenere il massimo di energia a partire dalle risorse disponibili. Ogni qualvolta i popoli hanno sottovalutato la centralità dell'energia, considerando le fonti energetiche come neutre e inesauribili, hanno consumato rapidamente le risorse in loro possesso.
Eco-consigli : 100 azioni quotidiane per aiutare il pianeta
Torino : UTET, 2010
Ecosphera / direzione scientifica Niles Eldredge, Telmo Pievani
Torino : UTET
Storia del Partito d'Azione / Giovanni De Luna
Torino : Utet libreria, [2006]
Torino : UTET, c2002
Abstract: Questa lettera di Quinto Tullio Cicerone risulta estremamente utile perché il suo contenuto fa comprendere il clima politico che caratterizzava le fasi finali della Repubblica Romana, specialmente in occasione di competizioni elettorali. Ciò che sorprende è la sua straordinaria attualità, tale da sembrare scritta anche per la situazione politica-culturale che sta caratterizzando oggi la vita del Bel Paese. L'importante, in una competizione elettorale, è vincere, preoccuparsi di apparire più che di essere, farsi amici, screditare gli avversari, abbondare in promesse ecc.
Grande dizionario enciclopedico. Appendice: La nuova Europa
c2000
Fa parte di: Grande dizionario enciclopedico / fondato da Pietro Fedele. - 3. ed
Copyr. 1999
Fa parte di: Machiavelli, Niccolò <1469-1527>. Opere / di Niccolo Machiavelli ; a cura di Rinaldo Rinaldi
Abstract: Macchiavelli argomenta la necessità di ritornare ai modi impiegati dagli antichi Romani per la creazione di un esercito formato dal popolo e ben disciplinato, onde evitare i rischi che sempre comporta il ricorso ad inaffidabili milizie mercenarie.
Copyr. 1999
Fa parte di: Machiavelli, Niccolò <1469-1527>. Opere / di Niccolo Machiavelli ; a cura di Rinaldo Rinaldi
Abstract: Macchiavelli argomenta la necessità di ritornare ai modi impiegati dagli antichi Romani per la creazione di un esercito formato dal popolo e ben disciplinato, onde evitare i rischi che sempre comporta il ricorso ad inaffidabili milizie mercenarie.
4.1: Antologia / a cura di Alberto Andreatta, Artemio Enzo Baldini, Carlo Dolcini
c1999
Fa parte di: Il pensiero politico : idee, teorie, dottrine / a cura di Alberto Andreatta ... [et al.]
4.2 Antologia / a cura di Gianfranco Pasquino
c1999
Fa parte di: Il pensiero politico : idee, teorie, dottrine / a cura di Alberto Andreatta ... [et al.]
vol. 1: Eta antica e medioevo / a cura di Carlo Dolcini ; saggi di Carlo Dolcini ... [et al.]
c1999
Fa parte di: Il pensiero politico : idee, teorie, dottrine / a cura di Alberto Andreatta ... [et al.]