Includi: almeno uno dei seguenti filtri
× Classe 32*
Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Target di lettura Giovani, età 16-19
× Nomi Catamo, Luciana
× Nomi Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura <Mantova>
× Materiale Registrazioni non musicali
× Materiale Manoscritto, lett. grigia
× Target di lettura Ragazzi, età 11-15
Includi: tutti i seguenti filtri
× Livello Monografie
× Lingue Italiano

Trovati 5056 documenti.

Giacomo Matteotti
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Fornaro, Federico

Giacomo Matteotti : l'Italia migliore / Federico Fornaro

Torino : Bollati Boringhieri, 2024

Saggi. Storia

Abstract: Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a Giacomo Matteotti, deputato del Psi dal 1919 al 1922, e poi – poco prima della Marcia su Roma – segretario del Partito socialista unitario di Filippo Turati e Claudio Treves. Fin dagli esordi del fascismo, Matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, «perché non transigeva e perché aveva un coraggio che mancava a troppi altri», come scrisse il foglio clandestino «Non mollare» nel 1925, poco dopo il suo omicidio. Ma a dispetto dell'importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. A parte la toponomastica, poco è stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell'uomo di pensiero e d'azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra. Giacomo Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L'Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di «amnesia» che pare aver colto l'Italia per un secolo intero.

Il labirinto degli smarriti
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Maalouf, Amin <1949->

Il labirinto degli smarriti : l'Occidente e i suoi avversari / Amin Maalouf ; traduzione di Anna Maria Lorusso

La nave di Teseo, 2024

Abstract: Una guerra devastante colpisce il cuore dell’Europa, il Medio Oriente è infiammato da tensioni mai sopite, avvertiamo quasi quotidianamente minacce di attacchi nucleari che pensavamo appartenessero al passato. I conflitti si moltiplicano e intensificano, il braccio di ferro tra Occidente, Russia e Cina condiziona lo scacchiere mondiale e influenza il nostro modo di vivere, fino a mettere in discussione le basi stesse della nostra civiltà. Come siamo arrivati a questo punto? Amin Maalouf indaga le origini del confronto tra l’Occidente e i suoi avversari, ripercorrendo il cammino di quattro grandi nazioni: il Giappone, primo paese dell’Asia a sfidare la supremazia delle nazioni “bianche”, campione di accelerazioni e successi sorprendenti e di altrettanto veloci cadute; la Russia sovietica, che costituì, per tre quarti di secolo, una formidabile opposizione all’Occidente e al suo sistema di valori, prima di implodere e crollare a sua volta; la Cina, che nel XXI secolo, per il suo sviluppo economico, per il peso demografico e per l’ideologia dei suoi leader, rappresenta la principale sfida allo status quo del predominio occidentale; e infine gli Stati Uniti, che hanno resistito a ciascuno di questi sfidanti per diventare da oltre un secolo e mezzo l’unica potenza finanziaria, militare, culturale capace di egemonia, ma che mostrano oggi, a loro volta, i segni di una crisi profonda. Maalouf tesse le storie di questi paesi in un grande affresco che fa luce, come mai prima d’ora, sulla vera posta in gioco nei conflitti che stiamo vivendo, ne colloca lo sviluppo preoccupante in un contesto storico più ampio, racconta le motivazioni dei protagonisti e coglie gli incredibili paradossi del nostro tempo, incapace di guardare alle lezioni del passato

Il fascismo non è mai morto
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Canfora, Luciano <1942->

Il fascismo non è mai morto / Luciano Canfora

Dedalo, 2024

Abstract: Ciclicamente rispunta una teoria autoconsolatoria che sentenzia: il fascismo è finito in un preciso giorno di 79 anni fa. Per chi abbia familiarità con i tempi lunghi della storia, questa appare però, senza eccessivo sforzo mentale, come una sciocchezza. E basterebbe del resto la cronaca del settantennio che abbiamo alle spalle per convincersi della vacuità di una tale teoria. Lo riprova inoltre quotidianamente la cronaca, che certo non ci rallegra: tanto più che – come un secolo fa – non si tratta di una questione solo italiana. Del resto, tutte le principali forze politiche del Novecento, dai cattolici ai neoliberali, passando per i socialisti, vivono, uguali e diverse, e variamente denominate, nel nuovo secolo. La partita, a quanto pare, è ancora aperta.

Il nemico di Mussolini
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Breda, Marzio <1951-> - Caretti, Stefano <1946->

Il nemico di Mussolini : Giacomo Matteotti, storia di un eroe dimenticato / Marzio Breda, Stefano Caretti

Solferino, 2024

Abstract: L'assassinio di Giacomo Matteotti il 10 giugno 1924 segna l'inizio della parabola più sanguinosa e totalitaria del fascismo eppure, a cento anni di distanza dai fatti, il caso non appare chiuso in modo definitivo. Tanto che sono nate contese su chi avesse diritto di commemorarlo e fiorite ipotesi revisioniste che hanno relativizzato il ruolo di Mussolini come mandante dell'omicidio, avallando tesi come quella di una Tangentopoli in camicia nera che viene ridimensionata in queste pagine. Il risultato è che sappiamo molto della leggenda di Matteotti ma poco della sua breve eppure intensa parabola di vita: le origini e la famiglia di agrari, la formazione intellettuale, l'imprinting europeo maturato in viaggi di studio (da Vienna a Berlino, da Oxford a Parigi), le sue idee per un socialismo riformista, l'intransigenza e l'integrità etica. E pure il carattere, che fece di lui l'avversario più pericoloso per il duce, come dimostrò la sua denuncia in Parlamento dei brogli elettorali e delle violenze compiute dai fascisti. A ricostruirne la figura a tutto tondo mira questa biografia che, anche sulla scorta di documenti inediti, mette in luce due cose essenziali: com'era l'uomo prima di diventare un martire, nei 39 anni che ha vissuto in maniera appassionata, e come è diventato un simbolo dell'antifascismo. Perché come è stato scritto: «Prima di lui c'era stata l'opposizione al fascismo, ma l'antifascismo come valore, come scelta consapevole e prioritaria nasce solo con l'estate del 1924, nel suo nome».

Storia dei diritti delle donne
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Baron, Clémentine V.

Storia dei diritti delle donne / [testi di Clementine V. Baron ; traduzione di Erika Gualandri]

Roma : Quelle Histoire, 2024

Abstract: Gli uomini nascono liberi e uguali nei diritti... E le donne? Per ottenere diritti fondamentali come poter lavorare, andare a scuola, avere un conto in banca a proprio nome e votare alle elezioni, le donne hanno dovuto armarsi di coraggio e battersi per secoli. Una lotta che continua, perché nel mondo ci sono ancora tante ingiustizie!

Capitalismo di sangue
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Armao, Fabio <1957->

Capitalismo di sangue : a chi conviene la guerra / Fabio Armao

Laterza, 2024

Abstract: Se il delicato equilibrio tra stato e mercato viene meno e un capitalismo senza regole pretende di dettare legge, a rischio sono l’eguaglianza, la democrazia, la pace. Le ultime guerre ne sono la prova: frutto di scelte criminali compiute da leader che perseguono i propri interessi privati o di clan, trovano alimento in un mercato globale che oramai si dimostra perfettamente in grado di gestire in piena autonomia tutte le sfere interessate, finanziaria, produttiva e commerciale. Dopo il 1989, con il superamento del mondo diviso in blocchi, ci si aspettava il trionfo della democrazia. E invece assistiamo al trionfo di un capitalismo in pieno delirio di onnipotenza, cui fa da contraltare la ritirata dello stato democratico: graduale distruzione del welfare, abbandono delle lotte per i diritti, crescita esponenziale delle diseguaglianze. A un secolo dalle guerre mondiali, l’attacco scatenato da Putin il 24 febbraio 2022 sembra aver riportato il mondo sull’orlo di un nuovo conflitto globale. E altre tragedie si stanno consumando intorno al nodo irrisolto tra Israele e Palestina. Poco o nulla del contesto odierno, tuttavia, ha a che vedere con il mondo del passato; e non si possono interpretare gli eventi odierni appellandosi a vecchie categorie. L’invasione dell’Ucraina, ad esempio, va considerata come una conseguenza della globalizzazione fuori controllo e si inserisce nel filone delle ‘nuove guerre’, che vedono protagonisti – insieme alle forze armate tradizionali – mercenari, terroristi, mafiosi e nelle quali la logica privatistica del mercato si fa gioco delle ideologie. Il tempo è quasi scaduto: le democrazie devono riprendere terreno sul ‘capitalismo di sangue’, consapevoli del fatto che una guerra globale renderebbe inutile il capitalismo stesso.

Disordine mondiale
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Graziano, Manlio <1958->

Disordine mondiale : perché viviamo in un'epoca di crescente caos / Manlio Graziano

Mondadori, 2024

Abstract: Il moltiplicarsi di conflitti a cui assistiamo da tempo sembra sfociato in un tragico disordine globale. Una guerra in piena Europa e il drammatico riacutizzarsi della crisi in Medio Oriente hanno contribuito alla percezione che la realtà che ci circonda sia sempre più caotica e incontrollabile. Ma è mai esistito nella storia un momento di pace, ovvero di totale assenza di conflitti? E un «nuovo ordine mondiale» che porti benessere e stabilità è possibile o è solo un'evocazione con cui si cerca di placare l'ansia e la paura provocate dal pericolo di una possibile terza guerra mondiale? Manlio Graziano, esperto di geopolitica e professore a SciencesPo e alla Sorbona, esplora queste domande tracciando paralleli illuminanti tra l'attualità e alcuni momenti chiave della storia moderna. Dalla Guerra dei trent'anni conclusa con la pace di Westfalia, alle guerre napoleoniche suggellate dal Congresso di Vienna, fino alla Seconda guerra mondiale e al successivo bipolarismo garantito da Stati Uniti e Unione Sovietica, la «pace» non è stata altro che l'ordine imposto dalle potenze vincitrici agli sconfitti. Tra la fine del secolo scorso e l'inizio del ventunesimo secolo, tuttavia, la dissoluzione dell'Unione Sovietica, combinata all'ascesa della Cina e di altri paesi in via di sviluppo, ha spalancato le porte al multipolarismo: un sistema per sua natura instabile, caratterizzato dal costante slittamento dei rapporti di forza tra i vari attori internazionali. Gli Stati Uniti stanno oggi perdendo quel che resta della loro egemonia stabilizzatrice, e nessuno può sperare di prenderne il posto senza alimentare, estendere e approfondire il disordine che ormai dilaga sotto i nostri occhi. Il carattere caotico e conflittuale della politica mondiale è dunque destinato a durare. Solo con questa consapevolezza possiamo affrontare le sfide che ci attendono negli anni a venire.

L'era dei tiranni
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Snyder, Timothy <1969->

L'era dei tiranni : le venti lezioni / di Timothy Snyder ; illustrate da Nora Krug ; traduzione di Chicca Galli

Rizzoli Lizard, 2023

Abstract: Tutti i cittadini abituati da secoli o da molti decenni alla democrazia possono facilmente cedere alla tentazione di considerarsi per sempre al riparo dai totalitarismi che hanno insanguinato il Novecento. Per Timothy Snyder, autore di opere capitali sull’Europa tra Hitler e Stalin e sull’Olocausto, questo “è un riflesso sbagliato”. Oggi non siamo “più saggi degli europei che nel xx secolo videro la democrazia cedere a fascismo, nazismo o comunismo. Uno dei nostri vantaggi è di poter imparare dalla loro esperienza”. Per questo, Snyder trae venti lezioni dalla storia del Novecento, venti esortazioni per evitare di ripetere oggi, nell’era di Trump, della Brexit, dei nazionalismi e dei populismi, gli errori di un’epoca tragica. C’è una parola che ritorna in questo libro, una parola che ha echi classici e illuministi e mantiene intatto il senso di minaccia che l’accompagna: tirannia. La storia insegna che la tirannia più insidiosa non è quella che s’impone con la violenza, per mezzo di un repentino colpo di Stato, ma quella che acquista potere attraverso una serie di cedimenti progressivi da parte dei cittadini. Per questo, se c’è una cosa che ci insegna la storia è proprio l’importanza di resistere: “Qualcuno dovrà farlo. Conformarsi è facile. Fare o dire qualcosa di diverso può sembrare strano, ma senza quella sensazione di disagio non c’è libertà”.

Il principe
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Machiavelli, Niccolò <1469-1527>

Il principe / Niccolò Machiavelli ; introduzione di Filippo La Porta

Firenze ; Milano : Giunti-Barbèra, 2023

Passepartout

Abstract: Filippo La Porta introduce in 10 parole chiave "Io principe": machiavellismo, realismo, Italia, libertà, Fortuna, pessimismo, buonumore, nondimanco, inattuale, profeta. "Riflettendo sui due animali additati da Machiavelli come simboli dell'agire politico - la volpe e il leone (l'astuzia e la forza) - se ne potrebbe concludere che quando fa politica l'essere umano non dà precisamente il meglio di sé. Deve avere successo e quindi non può essere condizionato da scrupoli umanitari o di altro tipo. Sapendo di muoversi in un ambiente inquinato da sospetti e calunnie, dovrà fondare il proprio comportamento sul calcolo costante di ciò che gli conviene (a volte la lealtà, altre volte la simulazione e l'inganno), su una continua, attenta valutazione dei rapporti di forza e sul massimo di flessibilità morale."

Il pensiero di Pandora
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Mulieri, Alessandro <insegnante di filosofia politica>

Il pensiero di Pandora : donne e politica dall'antichità al Settecento / Alessandro Mulieri

Carocci, 2023

Abstract: Siamo abituati a pensare che la storia delle grandi idee politiche del passato sia stata scritta soltanto da uomini, molti dei quali particolarmente critici nei confronti delle donne e dell'eguaglianza di genere. Ma è davvero così? Il libro offre uno sguardo diverso sull'avvicendarsi delle teorie e ideologie politiche pre-ottocentesche, in cui a fare da protagonisti sono invece alcuni pensatori e pensatrici distintisi per la loro concezione innovativa sui rapporti tra i generi e sulla condizione femminile. Da Aspasia a Averroè e Christine de Pizan, da Cornelio Agrippa a Mario Equicola e Lucrezia Marinella, da Margaret Cavendish a Thomas Hobbes, Mary Astell e Olympe de Gouges, il testo mette in risalto filosofi, filosofe e scrittrici che dall'antichità al Settecento hanno utilizzato i linguaggi politici del mondo precedente all'età contemporanea per affrontare, spesso in modo del tutto originale, il tema complesso del rapporto tra i generi. Ne risulta un'indagine in cui dalle filosofe di Platone si passa attraverso le imama di Averroè, fino agli umanisti e alle scrittrici rinascimentali che teorizzavano la superiorità del genere femminile su quello maschile per concludere con alcune protagoniste delle rivoluzioni politiche del Seicento e del Settecento.

Geopolitica umana
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Fabbri, Dario <1980->

Geopolitica umana : capire il mondo dalle civiltà antiche alle potenze odierne / Dario Fabbri

Gribaudo, 2023

Abstract: « In formula: la geopolitica umana studia l’interazione tra collettività collocate nello spazio geografico calandosi nello sguardo altrui. Oggetto della sua analisi sono le aggregazioni umane, in ogni realizzazione storica. Tribù, póleis, comuni. Fino all’epoca corrente, dominata dagli Stati-nazione, dagli imperi. Mai i singoli individui. Tantomeno i leader. Ritenuti irrilevanti, mero prodotto della realtà che pensano di determinare. Nella migliore accezione, soggetti che incarnano lo spirito del tempo. » Un libro frutto degli studi e del personalissimo approccio di Dario Fabbri, che racconta di una geopolitica “umana”, intessuta con discipline quali l’antropologia e la psicologia collettiva, ma anche strettamente connessa con la profondità storica, l’etnografia e la linguistica, luogo in cui le parole si fanno campo di battaglia e che quindi segnala “traumi e invasioni, conquiste e seduzioni”. Una geopolitica da utilizzare come «lente graduata per vincere la miopia, prisma prezioso per scrutare le questioni del nostro tempo. Con l’obiettivo di comprendere cosa può scalfire il sistema che abitiamo, quale potenza possiederà il futuro, in quali contesti si deciderà la lotta per l’egemonia, quali effetti avrà sul nostro Paese.» «L’approccio alla storia di Dario Fabbri mi ricorda Tolstoj.» — Paolo Nori «Come il maestro Manzi insegnava l’italiano, Fabbri insegna la geopolitica agli italiani.» — Pietrangelo Buttafuoco. Dario Fabbri è tra i massimi esperti di geopolitica. È direttore della rivista “Domino” e direttore della scuola di Domino.

Mediterraneo conteso
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Molinari, Maurizio <1964- >

Mediterraneo conteso : perché l'occidente e i suoi rivali ne hanno bisogno / Maurizio Molinari

Rizzoli, 2023

Abstract: «Tre potenze globali, una dozzina di medie potenze in competizione e cinque conflitti in corso fanno del Mediterraneo il cuore strategico del Pianeta.» È un'affermazione secca nella sua dimensione descrittiva quella da cui parte Maurizio Molinari analizzando la situazione geopolitica del nostro tempo. Al centro c'è un Mediterraneo allargato che da Gibilterra arriva fino al Mar Nero, che dal cuore dell'Europa tocca a sud il Golfo di Guinea e più a est il Medio Oriente. Dopo aver approfondito le caratteristiche e gli interessi degli attori strategici - potenze globali e regionali - impegnati su questo decisivo scacchiere, Molinari individua le aree di crisi più calde, ricorrendo allo strumento delle mappe per raccogliere su un'unica tavola i fattori militari, economici, sociali che determinano le tensioni esistenti. Senza dimenticare i fenomeni che più sono destinati a segnare il nostro futuro: il terrorismo, i cambiamenti climatici, le risorse energetiche, la demografia, le libertà individuali e politiche, i flussi migratori. Uno scenario in continua ridefinizione, un nuovo Grande Gioco in cui l'Italia, per geografia e non solo, si trova al centro.

Scemi di guerra
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Travaglio, Marco <1964->

Scemi di guerra : la tragedia dell'Ucraina, la farsa dell'Italia : un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax / Marco Travaglio

Il Fatto quotidiano, 2023

Abstract: Winston Churchill diceva che "gli italiani vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra". Infatti, come tutte le tragedie, anche la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, appena varcato il confine italiano s'è trasformata in farsa. E Marco Travaglio la racconta in questo libro, col suo stile fra l'ironico e il sarcastico. È il diario, giorno per giorno, degli eventi drammatici che si consumano nell'Europa dell'Est mentre in casa nostra la politica e il giornalismo danno il peggio di sé. Putiniani smemorati che impartiscono lezioni di antiputinismo a chi ha sempre condannato Putin. Bellicisti da diporto che fanno il presentat'arm sul sofà e le marcette nel salotto di casa e della tv con l'elmetto sulle ventitré, tifano Terza guerra mondiale (possibilmente atomica) sulla pelle degli altri, si eccitano per le stragi e per la corsa al riarmo, prendono per oro colato e rilanciano le balle più ridicole, compilano liste di proscrizione, tentano di tappare la bocca a chi non la pensa come loro. Tengono in ostaggio un Paese in gran parte pacifista e lo costringono a vergognarsi di credere nei grandi valori della pace, del dialogo e della Costituzione. Se in Russia è vietato parlare di guerra e in Ucraina è vietato negoziare con la Russia, in Italia è proibito parlare di pace. Ma gli scemi di guerra non sono solo le nostre Sturmtruppen, che comunque ci guadagnano. Siamo noi, europei e italiani, che paghiamo il conto senza ribellarci.

I potenti al tempo di Giorgia
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Bisignani, Luigi <1953-> - Madron, Paolo <1956->

I potenti al tempo di Giorgia / Luigi Bisignani, Paolo Madron

Chiarelettere, 2023

Abstract: Segreti, tradimenti, e passioni di chi comanda oggi in Italia. Per la prima volta nella storia della Repubblica, a comandare in Italia è una donna. Giorgia Meloni ha fondato un partito, ha vinto le elezioni ed è decisa a imporre una nuova classe dirigente, anche a costo di scontentare alleati, colleghi di partito e pezzi di apparato burocratico e dei servizi segreti. Ma cosa sta succedendo realmente all’interno dei Palazzi del potere? Gli autori, in un'incalzante conversazione, raccontano la lotta in corso per entrare nelle stanze dove si decidono le sorti del paese e per sedersi ai tavoli che contano davvero: senza fare sconti a nessuno svelano i retroscena, i complotti, i patti stretti più o meno alla luce del sole per accaparrarsi le poltrone migliori nei ministeri, nei consigli di amministrazione delle partecipate, nelle segreterie. Nel raccontare la traiettoria politica che ha condotto una giovane militante delle sezioni della destra romana fino alla presidenza del Consiglio, I potenti al tempo di Giorgia disegna una mappa imprescindibile per individuare, nome per nome - da Elly Schlein a Marina Berlusconi -, quali sono i sorprendenti vincitori e quali i furiosi sconfitti di questa guerra all’ultimo sangue nei primi anni dell’era Meloni.

Capitalismo woke
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Rhodes, Carl <1967->

Capitalismo woke : come la moralità aziendale minaccia la democrazia / Carl Rhodes ; prefazione di Carlo Galli ; traduzione di Michele Zurlo

Fazi, 2023

Abstract: Dagli spot di Gillette contro la mascolinità tossica ai miliardi di dollari donati da Jeff Bezos, CEO di Amazon, per la lotta al cambiamento climatico, fino alla sponsorizzazione di movimenti di massa come Me Too e Black Lives Matter. Sono sempre di più le grandi aziende che decidono di abbracciare cause politiche tradizionalmente progressiste (diritti civili, sostenibilità ambientale, antirazzismo, giustizia sociale), una tendenza che è stata definita capitalismo “woke”, ovvero sveglio, consapevole. Carl Rhodes ricostruisce la storia di questo importante fenomeno nato alla fine del XX secolo ed esploso nel XXI – dalla responsabilità sociale d’impresa degli anni Cinquanta al neoliberismo degli anni Ottanta, passando per l’appropriazione del termine woke, in origine usato dalla cultura afroamericana, fino ai dibattiti odierni – e discute criticamente che cosa esso significhi per il futuro della democrazia. Esaminando numerosi esempi di strategie aziendali politicamente corrette, Rhodes evidenzia come l’ascesa del capitalismo woke nella vita economica e politica contemporanea abbia conseguenze pericolose. Lungi dal risolvere i problemi della società, l’attivismo di multinazionali che dominano molti aspetti della nostra vita ha effetti antiprogressisti: trasformando la moralità in profitto, esso non solo legittima e consolida un’economia globale in cui miliardari e corporation si accaparrano quote sempre maggiori di ricchezza, ma espande il potere delle imprese a scapito delle istituzioni della democrazia. Come nota Carlo Galli nella prefazione, «il capitalismo woke qui è criticato non perché le campagne che sponsorizza sono sbagliate, o perché fa politica invece che profitti, né perché è poco coerente, ma perché è una funesta degenerazione delle forme politiche occidentali […] manifesta, dandola per ovvia e irreversibile, la fine della distinzione tra politica, società e terzo settore […] L’economia non si limita a invadere l’intera società, ma si sostituisce direttamente allo Stato». Brillante e avvincente, il libro di Rhodes è un testo fondamentale per comprendere uno dei trend politici ed economici più rilevanti dei nostri tempi. «È tempo di abbandonare l’idea che le imprese, in quanto attori principalmente economici, possano in qualche modo aprire la strada politica per un mondo più giusto, equo e sostenibile. Il capitalismo woke è una strategia per mantenere lo status quo economico e politico e per sedare ogni critica. Questo libro è un invito a opporgli resistenza e a non farsi ingannare». Carl Rhodes.Mai prima d’ora l’ambiente di lavoro è stato così politicizzato e le aziende faticano per adattarsi alle richieste dei consumatori e dei dipendenti più giovani… [Capitalismo woke] esamina la storia di questo fenomeno, le cause politiche che ha abbracciato e le implicazioni per tutti noi». «Financial Times». «Carl Rhodes analizza come l’abbraccio calcolato del mondo aziendale alla giustizia sociale rappresenti una seria minaccia per la società. Questo libro non solo svela le ipocrisie e la natura egoistica del capitalismo woke, ma anche il suo effetto nefasto sulla democrazia». «London School of Economics Review of Books»

Brigate russe
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Ottaviani, Marta Federica <1976->

Brigate russe : la guerra occulta del Cremlino contro l'Occidente / Marta Federica Ottaviani

[Nuova ed. aggiornata]

Bompiani, 2023

Abstract: Perché negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più di troll e bot russi? Cosa sono e quale strategia nascondono questi attacchi informatici? L'avvento al potere di Vladimir Putin, nel 2000, ha aperto una nuova fase nella storia della Russia, portando il Paese a nutrire maggiori ambizioni nell'arena internazionale non più sostenibili con le vecchie strategie. La cosiddetta 'Dottrina Gerasimov', che prende il nome dal Generale che l'ha teorizzata, è il punto di partenza della guerra non convenzionale che vede come strumenti principali internet, le nuove tecnologie e i social network. Una guerra occulta, che si combatte anche in tempo di pace e che ha, fra i suoi obiettivi, la manipolazione dell'opinione pubblica e l'uso dell'informazione come arma a largo spettro. In questo libro Marta Ottaviani illustra come Mosca sia riuscita a influenzare alcuni grandi conflitti e appuntamenti internazionali attraverso attacchi hacker ai danni di molti Paesi europei e legioni di troll al soldo del Cremlino, che operano per accrescere la popolarità di Putin e screditare gli oppositori. L'obiettivo è quello di far filtrare la versione dei fatti russa, ribaltando la realtà.

Senza intellettuali
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Caravale, Giorgio <1973->

Senza intellettuali : politica e cultura in Italia negli ultimi trent'anni / Giorgio Caravale

Laterza, 2023

Abstract: Non sono più i tempi in cui Togliatti dettava la linea agli storici marxisti, in cui lo scontro tra Craxi e Bobbio produceva un mutamento nella linea politica di un partito, in cui gli intellettuali partecipavano appassionatamente alla vita politica del paese. Ormai non è più neanche il periodo delle fondazioni, dei think tank o degli intellettuali ad personam di una ventina di anni fa. Oggi, semplicemente, politica e cultura hanno ritenuto di poter fare a meno una dell'altra. Perché? E soprattutto, come si è prodotta questa frattura? Un racconto delle tappe attraverso le quali si è arrivati a questa stagione del disamore, del disprezzo per i 'professori' da un lato, dell'inconcludenza e della vanità dall'altra. Un racconto che indaga le ragioni del discredito che ha investito le figure del politico e dell'intellettuale negli ultimi trent'anni; analizza il ruolo che in questo processo hanno avuto i mass media e l'università; riflette sulla dissoluzione di quel nesso tra politica e cultura, cruciale nella storia italiana del pieno Novecento. Un libro che, senza giudizi moralistici, pone al centro una delle questioni più significative del nostro tempo.

Madre patria
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Parsi, Vittorio Emanuele <1961->

Madre patria : un'idea per una nazione di orfani / Vittorio Emanuele Parsi

Bompiani, 2023

Abstract: “Perché è opportuna adesso una nuova riflessione sulla Patria?” si chiede in apertura di questo pamphlet Vittorio Emanuele Parsi. La risposta, dice, la abbiamo sotto gli occhi nel dibattito politico italiano, in cui il termine Patria finisce spesso per essere impiegato nell’accezione opposta al suo originario significato: non per unire, ma per dividere. Ma ancor di più nello scenario internazionale, dove invece vediamo come l’idea di Patria – lungi dall’essere un concetto polveroso e ambiguo – possa rappresentare un formidabile moltiplicatore di energie, abnegazione e spirito di sacrificio, in grado di creare quel senso di identità che è il solo punto di partenza possibile per aprirsi agli altri senza paura di esserne invasi e snaturati. Che si parli dei nazionalismi, dei flussi migratori o di altre istanze che modificano la situazione geopolitica mondiale, non si può eludere dunque la riflessione sul sentimento patrio. Parsi scava nel nostro passato, dal Risorgimento alla “morte della Patria fascista” fino a Tangentopoli e al presente, in cui le parole dell’inno nazionale diventano il nome di uno dei partiti rappresentati in Parlamento. E ci propone una rivoluzione copernicana nel nostro modo di concepire la Patria o meglio la Madre Patria, per ripartire dalla sua natura inclusiva, amorevole e protettiva. La guerra in Ucraina continua a mostrarci nel modo più evidente le due opposte declinazioni dell’idea di Patria; la globalizzazione e la nostra appartenenza europea ci chiedono di prendere parte a un processo decisivo con consapevolezza delle nostre radici e identità; il legame sfilacciato tra noi le nostre istituzioni ha bisogno di nuova linfa per superare le sfide economiche, culturali e politiche del XXI secolo. Questo saggio pieno di passione ci aiuta a smascherare ogni retorica e a superare i nostri pregiudizi per sostanziare il nostro amor di Patria nel modo più intelligente, aperto e costruttivo.

Il paese che siamo
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Pregliasco, Lorenzo <1987->

Il paese che siamo : l'Italia dalla prima Repubblica alla politica on demand / Lorenzo Pregliasco

Mondadori, 2023

Abstract: La prima Repubblica ci sembra un mondo lontano e irripetibile. In bianco e nero, senza social, un mondo nel quale gli italiani guardavano alla politica in modo diverso, i partiti avevano milioni di iscritti e andavano a votare quasi tutti. Può suonare incredibile oggi, ma in un sondaggio del 1951 secondo l'80 per cento delle donne era desiderabile che il marito fosse più colto della moglie, mentre nel 1967 il 58 per cento degli intervistati riteneva che le donne non dovessero occuparsi di politica. Cosa è successo da allora? In che modo l'Italia è diventata il paese che è oggi? Lorenzo Pregliasco risponde a queste domande tornando indietro nel tempo, alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un'epoca. Perché, anche se sembrano appartenere a un passato lontano, ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso. Non saremmo la stessa Italia senza l'articolo 1 della Costituzione, i referendum degli anni Settanta e l'esempio della lotta alla mafia di Falcone e Borsellino. Raccontando vite, passaggi e scelte decisive, Pregliasco ci porta in un viaggio alla riscoperta delle più importanti trasformazioni sociali e culturali del nostro paese: momenti trascurati dai programmi scolastici, spesso sconosciuti a chi non li ha vissuti direttamente, ma essenziali per capire l'Italia di oggi. Dalla nascita della Repubblica all'avvento dell'Antipolitica, passando per il boom economico, gli anni di piombo e Tangentopoli, l'autore indaga cosa è cambiato – e cosa no – nella sensibilità e nelle opinioni degli italiani e come siamo passati dall'adesione totale ai partiti di massa all'odierna «politica on demand». Un racconto coinvolgente e ricco di spunti di riflessione, che ci mostra come siamo diventati il paese che siamo.

Alla ricerca della pace perduta
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Pagliai, Paolo <docente> - Carlon, Roberto <1944- >

Alla ricerca della pace perduta : sull'isola del tesoro / Paolo Pagliai, Roberto Carlon ; prefazione di Leonardo Montecchi

Sensibili alle foglie, 2023