Includi: tutti i seguenti filtri
× Materiale Materiale linguistico moderno
× Risorse Catalogo
× Editore Rizzoli <casa editrice>
× Data 2009
× Paese Italia
× Soggetto Memorie

Trovati 28 documenti.

Passionaccia
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Mentana, Enrico <1955->

Passionaccia / Enrico Mentana

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Conoscere il mondo per cambiarlo, o perlomeno per spiegarlo: è la vocazione di quelli che il giornalismo lo hanno preso da giovani, come una malattia. Enrico Mentana ne racconta il decorso, che nel suo caso coincide con tutte le storie che in questi anni hanno segnato la vita pubblica nazionale. Che si parli della stagione di Tangentopoli o del dramma di un sequestro, di una nuova testata giornalistica o di una discesa in campo, c'è sempre nel risvolto di ogni vicenda un insegnamento per la libertà di informare e per il dovere civile di tutti. Tra guerre, sfide politiche, lotte giudiziarie, errori e orrori di cronaca. Mentana ha vissuto faccia a faccia con i fatti e i personaggi che sono entrati in tutte le case d'Italia, depositario della responsabilità di mostrare giorno per giorno la realtà e i suoi lati oscuri. Ognuna di queste storie è specchio dei tempi, dei poteri che governano, degli equilibri che li legano. Raccontate da chi si è trovato, mentre accadevano, nei luoghi forti del giornalismo, disegnano un ritratto originale, con i tic e meschinità, ma nonostante tutto anche l'emozione, che appartengono tanto alla quotidianità di spettatori quanto al mestiere di chi informa. C'è chi lo fa per noia, o per professione. E chi lo fa per l'ebbrezza di avere in mano il potere della notizia, e di diffonderlo senza usarlo per nessun altro fine. La morale è una sola: che non è questione di buoni o cattivi, di giusto o ingiusto, ma di obiettività o no, di rigore o no, di passionaccia o no.

Rapita dalla giustizia
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Angela L. - Guarneri, Caterina - Tortorella, Maurizio

Rapita dalla giustizia : come ho ritrovato la mia famiglia / Angela L., con Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Angela è una ragazza come tante. Ha vent'anni, lunghi capelli neri, una famiglia che l'adora, una vita serena e un futuro che l'aspetta. Tutte cose che siamo abituati a dare per scontate, ma che fino a pochi anni fa per lei erano solo un sogno, un ricordo che il tempo aveva nascosto nelle pieghe di un assurdo errore giudiziario. Tutto comincia il 24 novembre 1995, quando un'assistente sociale e due carabinieri si presentano alla scuola elementare di Masate, un piccolo centro del milanese. Angela viene prelevata senza capire che sta succedendo. Ha solo sei anni e non può sapere che questo sarà l'inizio della sua terribile storia. Da quel giorno, la sua vita sarà un calvario di orfanotrofi e interrogatori, esami e test psicologici continui per strapparle di bocca un'orribile verità: il Tribunale dei minori è convinto che suo padre Salvatore abbia abusato di lei. Sua cugina Antonella, anche lei minorenne, avrebbe già confessato tutto. Ma per la piccola Angela quell'orribile verità non è altro che una spudorata menzogna, il frutto di una mente turbata: suo padre le vuole bene, lei lo sa. È ancora una bambina, ma ha già capito di essere finita in un mondo alla rovescia: gli uomini e le donne della Giustizia sono diventati i suoi nemici, non sono lì per aiutarla, ma per strapparle la sua identità. Niente più capelli lunghi, via perfino il suo cognome che è l'ultimo legame con i suoi affetti, quelle stesse persone che il tempo sta trasformando in ricordi sempre più sfumati.

Il revisionista
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Pansa, Giampaolo <1935-2020> - Pansa, Giampaolo <1935-2020>

Il revisionista / Giampaolo Pansa

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Siete voi giovani che dovete tirare i sassi nei vetri. Così, quando i vetri si rompono, noi vecchi ci rendiamo conto che era il momento di cambiarli. Per ringraziarti, mio caro spaccavetri, ti darò una borsa di studio. Così, nel maggio 1959, Ferruccio Parri si rivolgeva a un giovane di ventitré anni, non ancora laureato: quel giovane era Giampaolo Pansa. In questo libro il giornalista racconta la sua avventura umana e intellettuale, nata nel segno della nonna, Caterina Zaffiro vedova Pansa, che con il suo fastidio per comunisti, democristiani e fascisti è stata, senza saperlo, un esempio di revisionismo anarchico imposto dalla povertà. Dalle stregonerie di nonna Caterina si passa all'infanzia nella guerra civile. Giampaolo aveva otto anni, e con la memoria dei bambini ha fotografato quel tempo: i partigiani fucilati, i fascisti ammazzati, ma anche le ragazze che ballavano nude ai festini dei tedeschi e poi alle baldorie degli americani. Il destino di Pansa si compie quando, dopo le mille pagine della tesi sulla guerra partigiana tra Genova e il Po, viene assunto alla Stampa. Decenni di lavoro nei grandi giornali, di incontri con i big politici e i direttori famosi, che l'autore narra nei loro lati nascosti: Giulio De Benedetti, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Piero Ottone, Eugenio Scalfari e Claudio Rinaldi.

I quattordici mesi
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Biagi, Enzo <1920-2007>

I quattordici mesi : la mia Resistenza / Enzo Biagi ; a cura di Loris Mazzetti

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Il giovane Enzo era fresco di matrimonio quando si rifugiò sulle montagne per aderire alla Resistenza nelle brigate di Giustizia e Libertà. Giudicato troppo gracile per combattere, il suo comandante pensò che il partigiano Biagi avrebbe servito meglio la lotta antifascista facendo il suo mestiere: così gli venne affidata la stesura del giornale Patrioti, del quale era in pratica l'unico redattore. Del giornale uscirono tre numeri, fino a quando i nazisti non individuarono la tipografia e la distrussero. Appena tre numeri, eppure Biagi considererà sempre quell'anno di clandestinità, quei quattordici mesi da partigiano, come il momento più importante della sua vita, alla base della sua etica, nel lavoro come nella vita. Progetto sempre cullato e mai ultimato, I quattordici mesi è un libro che ripercorre l'intera opera di Biagi, raccogliendone memorie e brani d'epoca oggi introvabili. Un testo che ci riporta indietro nel tempo per raccontarci la storia di un giornalista clandestino che si rifugiò sulle montagne. Lo stesso giornalista che, un anno dopo quel fatidico viaggio in bicicletta, annuncerà alla radio della quinta armata la liberazione di Bologna.

I conti con me stesso
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Montanelli, Indro <1909-2001>

I conti con me stesso : diari, 1957-1978 / Indro Montanelli ; a cura di Sergio Romano

2. ed

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: I diari sono documenti segreti scritti per divenire pubblici. Nella maggior parte dei casi sono nelle intenzioni dell'autore la sua ultima opera, quella che gli permetterà di prendere ancora una volta la parola dopo la morte e di costringere gli altri ad ascoltare [...]. Credo che i diari di Montanelli non facciano eccezione alla regola e siano quindi, nelle intenzioni dell'autore, destinati alla pubblicazione. Per alcune ragioni. In primo luogo l'autore parla sempre e soprattutto di se stesso. Attenzione. Vi sono in queste pagine non meno di un centinaio di personaggi, da Leo Longanesi, a Giovanni Ansaldo, da Giuseppe Prezzolini a Eugenio Montale, da Ugo La Malfa a Leo Valiani, da Giovanni Agnelli a Bruno Visentini, da Mariano Rumor ad Amintore Fanfani, da Vittorio Cini a Guido Carli, da Wally Toscanini a Joséphine Baker, da Giovanni Spadolini a Silvio Berlusconi, da Henry Kissinger a Raymond Aron. Vi è la lunga galleria dei colleghi: Eugenio Scalfari, Piero Ottone, Giorgio Bocca, Gaetano Afeltra, Michele Mottola, Enzo Bet-tiza, Bino Buzzati, Alberto Ronchey, Giovanni Russo. Ma entrano in scena, dicono qualche parola, talvolta un breve monologo, e lasciano il palcoscenico. Sono caratteristi e comparse che ruotano intorno al sole del protagonista. Il loro scopo è quello di porgere la battuta a Montanelli o di sollecitare il suo talento di ritrattista. [...]. (Dalla prefazione di Sergio Romano)

Manuale del perfetto turista
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Severgnini, Beppe <1956->

Manuale del perfetto turista / Beppe Severgnini

[Milano] : Rizzoli, [2009]

Abstract: Un altro ritratto degli italiani, questa volta turisti - o viaggiatori? buffi, disorganizzati, frettolosi e rumorosi: per sorridere dei nostri connazionali, ma soprattutto di noi stessi. Quella del viaggio è una condizione nient'affatto banale. Lontano da casa le difese si abbassano, ci si rilassa e, in vacanza dagli obblighi sociali, ci si mostra finalmente per quello che si è: curiosi, appassionati, buffi, disorganizzati, un po' folli. In questo nuovo libro, che comprende i best seller Italiani con valigia e Manuale dell'imperfetto viaggiatore più un inedito bonus book, l'autore spia i viaggiatori italiani e li descrive con uno sguardo ironico e a volte pungente, ma mai feroce.

Tre volte no
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Pahor, Boris <1913-2022>

Tre volte no / Boris Pahor ; [con Mila Orlic]

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Il fascismo ci aveva portato via le scuole, la lingua, persino i nomi. Tutto ciò che poteva esprimere, anche vagamente, la nostra identità nazionale fu cancellato. Boris Pahor era solo un bambino quando a Trieste fu proibito parlare sloveno. L'italianizzazione forzata, imposta dal fascismo alla città multiculturale in cui era nato e cresciuto, lo segnò per sempre. Studente più volte bocciato, seminarista per ripiego, soldato dell'esercito italiano, antifascista militante, deportato politico, insegnante e infine scrittore acclamato, Pahor ripercorre qui gli snodi della sua esperienza scandita dai tre no che oppose con uguale fermezza al fascismo, al nazismo e al comunismo. Attraverso il racconto personale - dall'incendio della Casa di cultura slovena ai campi di concentramento, dalle memorie di infanzia al primo amore salvifico - l'autore di Necropoli ricorda ai troppi che vogliono dimenticare che il fascismo non fu un regime tollerante, ma incarnò un male violento e oppressivo. E ripete che è giusto commemorare le vittime della barbarie delle foibe, ma è altrettanto necessario ammettere prima i soprusi di una dittatura senza pietà nei confronti delle minoranze. Perché la tragedia delle terre di confine nasce proprio dai silenzi di una memoria troppo indulgente con se stessa.

Dove andiamo papa'?
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Fournier, Jean-Louis <1938->

Dove andiamo papa'? / Jean-Louis Fournier ; traduzione di Elena Sacchini

[Milano] : Rizzoli, 2009

Abstract: Un cielo un po' maldestro ha regalato a Jean-Louis Fournier due miracoli alla rovescia: Mathieu e Thomas, figli venuti male, nati a qualche anno di distanza l'uno dall'altro e presto rivelatisi incapaci di crescere, muoversi, comunicare come tutti gli altri. Di fronte a questo dramma, Fournier, umorista di professione, reagisce nell'unico modo che sa: con l'ironia. Per dimostrare che ridere è umano, necessario, anzi, vitale. Quasi un dovere nei confronti di chi, come i suoi figli, è spesso condannato a subire l'ipocrisia del politicamente corretto, dei silenzi imbarazzati, degli sguardi obliqui e fugaci, delle lugubri facce di circostanza. Con questo piccolo libro pieno di humor, di dolcezza e di crudeltà, l'autore si rivolge a Mathieu e Thomas per mettere a nudo tutto l'amore, le frustrazioni, le speranze e le paure che un padre, qualsiasi padre, prova nel veder crescere i propri bambini. E intanto fa piazza pulita di tabù e pregiudizi, per restituire ai suoi figli, amatissime e misteriose creature dalla testa piena di paglia, tutta l'umanità e la dignità che loro spetta.

Perle ai porci
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Scaldini, Marco <1960->

Perle ai porci : diario di un anno in cattedra : da carogna / Gianmarco Perboni

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Settembre il giorno della prima campanella. Il professor Perboni prende servizio come docente di Lingua e letteratura inglese all'Istituto tecnico De Bernardi nel corso C. Il più ostico, a detta della vicepreside. Un corso come tutti gli altri, è convinto Perboni, lui che con svariati anni di insegnamento alle spalle, prima da precario, poi di ruolo - conosce bene gli studenti italiani di oggi. Una generazione scoraggiante, irrecuperabile, bovinamente supina. Ragazzi che, in cima alla scala delle proprie aspirazioni, pongono quella di partecipare ad Amici e, al secondo posto, almeno conoscere qualcuno che abbia partecipato ad Amici. Adolescenti viziati da genitori disposti a procurare certificati medici fasulli che consentano di uscire dall'aula per andare in bagno ogni dieci minuti, e pronti a denunciare l'insegnante al primo brutto voto (non importa se meritato). Allievi ormai resi incontrollabili da docenti sempre più demotivati, confusi - troppo entusiasti o troppo negligenti e fiaccati da uno stipendio ridicolo e da obblighi burocratici assurdi e contraddittori. Ma Perboni non teme più nulla perché ha messo a punto il suo personale metodo da carogna... Questo romanzo è il diario di un anno di scuola. E, raccontando interrogazioni da purga staliniana, inquietanti consigli docenti e surreali colloqui con i genitori, insinua nel lettore il sacrosanto sospetto che il quadro della scuola dipinto da Perboni rispecchi perfettamente la disperante realtà delle aule italiane.

Il giorno in cui mia figlia impazzi'
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Greenberg, Michael <1952->

Il giorno in cui mia figlia impazzi' / Michael Greenberg ; traduzione di Ilaria Katerinov

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: A quindici anni, Sally è una ragazzina solo un poco diversa da tutte le altre. La sua casa è a New York, nel cuore concitato e bohémien del Greenwich Village: ha un padre scrittore freelance che naviga a vista tra un lavoro e l'altro e una madre che vive lontana, sensibile al fascino della New Age. E poi la scuola, gli amici, la passione per la poesia coltivata nelle notti che sempre più spesso trascorre insonne nel loft di Bank Street, sola con i suoi libri e i suoi complicati pensieri. Nessuno lo può immaginare, ma quelle notti, quei pensieri febbrili che si fanno via via più intricati e difficili da governare, sono l'inizio di un viaggio precipitoso e terribile che, nel giro di pochissimo tempo, strapperà Sally al suo mondo e ai suoi affetti, per confinarla, delirante ed estranea perfino a se stessa, nella stanza del reparto psichiatrico di un grande ospedale. Disturbo bipolare, diranno i medici. Ma un'etichetta non basta a capire, se capire si può. E così il viaggio di Sally diventa quello di un padre che, di fronte al devastante mistero della malattia, decide di seguire la figlia fin dentro l'inferno: di clinica in clinica, di delusione in speranza, arrivando ad assumere i suoi stessi farmaci e a scavare nel fondo della propria fragile normalità, pur di provare a salvarla.

Il terremoto di Sara
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Ciambotti, Sara

Il terremoto di Sara : l'Aquila, 6 aprile, ore 3.32 / Sara Ciambotti

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: È notte fonda quando la terra comincia a tremare. A L'Aquila e dintorni la gente si riversa nelle strade e assiste impotente allo spettacolo della devastazione. Le crepe avanzano spietate fino a squarciare i muri, le pareti collassano e mettono a nudo migliaia di piccole intimità domestiche. Improvvisamente, sotto il cielo dell'Abruzzo si stende un panorama di camere da letto ribaltate, armadi scardinati, dispense a cielo aperto e water sradicati. È questo il nuovo mondo in cui Sara e i suoi concittadini si trovano a vivere. Da un momento all'altro le loro abitazioni e i loro affetti sono stati inghiottiti dalla terra. Adesso non resta che cominciare una nuova vita nel microcosmo improvvisato di una tendopoli. Ma come si può ripartire da zero mentre là fuori è tutto un frastuono di gente che fa la fila per andare in mensa, che litiga per contendersi una coperta, che sbraita per avere una tenda più grande? Come si può pensare al domani quando l'oggi è una distesa di macerie attorno alla quale si accalca un'umanità completamente spaesata? Sara è fra quelle persone fin dal primo giorno, sfollata fra gli sfollati, e registra tutto quello che le succede intorno: guarda il coraggio e le miserie dei suoi compagni di sventura e osserva quel che resta della sua città. Il suo è lo sguardo di un animale che fugge da un bosco in fiamme: ha il terrore negli occhi e corre alla ricerca di un rifugio provvisorio, in attesa che tutto torni come prima. Ma Sara lo sa bene. Niente torna.

L'uomo con il camice bianco
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Veronesi, Umberto <1925-2016> - Costa, Alberto, oncologo

L'uomo con il camice bianco / Umberto Veronesi, con Alberto Costa

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: A chi gli rimprovera di non credere in nulla, Veronesi risponde: C'è molto in cui credere: nella forza dei valori umani che con i millenni il cervello ha elaborato per raggiungere una coscienza etica. Ecco cosa si nasconde dietro una vita di ricerca: la fiducia incondizionata nelle potenzialità dell'uomo. Quelle stesse potenzialità che hanno permesso a Veronesi, nonostante un inizio difficile, di seguire il suo sogno: battersi per creare, a livello europeo, un progetto comune di ricerca biomedica. La caparbietà di Veronesi vincerà gli ostacoli e gli permetterà di diffondere fra i capi di Stato di mezzo mondo la parola d'ordine della lotta al cancro. Ma gli storici incontri con Mitterrand, Craxi, Kohl e la Thatcher, e i numerosi riconoscimenti negli Usa, non hanno mai distolto Veronesi dalla cosa più importante, quel suo mestiere quotidiano fatto di mille piccole grandi storie: le notti insonni dopo un intervento difficile, l'incubo di un male che non risparmia neanche i bambini e il sorriso delle tante donne salvate dal tumore al seno. Per ogni storia, una lezione di vita, un insegnamento che Veronesi ha riportato nella sua esperienza politica, ricordandoci che i doveri di un uomo di scienza vanno ben oltre la ricerca. Queste pagine, scritte a quattro mani con Alberto Costa, uno dei suoi più stretti collaboratori, raccontano l'incredibile storia di un sognatore determinato, ripercorrendo le difficoltà e i successi di un'esistenza condotta sulla linea invisibile fra dolore e tenacia.

Ritorno a Berlino
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Gruber, Lilli <1957-> - Borella, Paolo

Ritorno a Berlino : il racconto dell'autunno che ha cambiato l'Europa / Lilli Gruber, Paolo Borella

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Dov'eri, la notte in cui cadde il Muro? È una domanda che percorre ancora il cielo sopra Berlino. La ritroviamo nelle parole di scrittori cardine della memoria tedesca come Günter Grass ma anche di autori simbolo del dopo-89 come Ingo Schulze. La ripetono le trame di film ormai diventati di culto come Good bye Lenin! e le mille espressioni artistiche di una città che negli ultimi vent'anni è diventata uno dei maggiori centri della creatività europea. Berlino è ben lontana dall'essere pacificata, la cicatrice del Muro l'attraversa ancora, dopo quella notte di novembre in cui sembrava che i suoi abitanti fossero già diventati 'ein Volk', un solo popolo. Per questo la ricostruzione appassionata di quei giorni scritta a caldo dagli inviati Rai Lilli Gruber e Paolo Borella oggi sembra una cronaca in presa diretta, che ci riporta immediatamente a quelle atmosfere e a quei retroscena. E per questo, oltre a riproporne qui le pagine più avvincenti, gli autori ci riaccompagnano a Berlino, vent'anni dopo. C'era una volta il Muro. E quando c'era il Muro, non c'era Berlino. Questo libro ci porta a toccare con mano il laghetto dove trafficavano le spie e i memoriali del passato nazista, il cuore un tempo spezzato di Potsdamer Platz e i luoghi della Ostalgie, l'eco delle voci di politici e cantanti, agenti e fuggiaschi. E poi le testimonianze di berlinesi vecchi e nuovi, e cantieri ancora aperti e strade cambiate per sempre.

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Christiane F. <1962-> - Rieck, Horst - Hermann, Kai

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino : un documento-verita' sulla droga tra i giovani / Christiane F. ; a cura di Kai Hermann e Horst Rieck

Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2009

Abstract: Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. E' l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca. Over 14.

La bambina sul tappeto volante
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Jaber, Hala

La bambina sul tappeto volante / Hala Jaber ; traduzione di Isabella Aguilar

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Zahra, tre anni, e Hawra, di pochi mesi, sono le uniche sopravvissute di una famiglia di nove persone, annientate da un missile mentre insieme tentavano una fuga disperata da Baghdad a bordo del taxi di papà. Hala è una giornalista di origine libanese, a caccia di scoop per il Sunday Times assieme al marito inglese. Quando la sua tragedia personale, non poter avere figli, si scontra con quella delle due piccole orfane, l'impatto rischia di spezzarle il cuore. E la donna sceglie di anteporre alla sua missione di inviata la salvezza delle bambine: Zahra è in serio pericolo di vita e necessita di cure che possono esserle prestate solo oltre il confine con il Libano; Hawra ha bisogno di essere accudita ben più di quanto possa fare la nonna, unica parente rimasta. Comincia così una corsa contro il tempo in cui, oltre a Hala e al marito, saranno coinvolti operatori umanitari, soldati, cronisti da tutto il mondo. La bambina sul tappeto volante è il racconto di una battaglia personale talmente intensa da saper riflettere un'intera, dolorosa vicenda collettiva. Mettendo a nudo la sua storia di maternità negata, e ritrovata nel pieno della crudeltà del conflitto armato, Hala Jaber racconta meglio di qualunque bollettino o analisi la lunga guerra che ha dilaniato l'Iraq e le sue famiglie.

La resa del conto
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Dublanica, Steve

La resa del conto : confessioni di un cameriere senza pieta' / Steve Dublanica ; traduzione di Elena Cantoni

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Steve Dublanica pensava che quello del cameriere fosse un lavoro facilissimo: una parentesi di disimpegno per riflettere con tranquillità su cosa fare da grande. Ma, dopo sette anni di servizio ai tavoli, gli è chiaro che quel mestiere in realtà è un'arte. Prima su un blog diventato culto, nel quale sfogava a ruota libera (e in forma rigorosamente anonima) le sue frustrazioni da schiavo del cliente che ha sempre ragione, e poi in questo libro, Dublanica ha decantato un anno nella vita di un cameriere. A Manhattan, nel ristorante italiano Bistro, si avvicendano colleghi nevrotici e inservienti clandestini, chef autenticamente bellicosi e falsi veterani di guerra. Mentre ai tavoli siedono coppiette innamorate e coniugi annoiati, avventori prepotenti e cricche di presunti gastronomi, torme di bambini viziati e nonne commoventi, oltre naturalmente alle celebrità e ai clienti ideali: le persone qualunque. Una vita quotidiana che comincia tardi e finisce tardissimo, e un osservatorio privilegiato dei vizi e delle virtù di tutti noi quando abbassiamo la guardia per godere del privilegio che diamo più per scontato: farci servire a tavola. In questi dodici mési Dublanica riassume un ricettario di consigli e curiosità: dai segreti meno appetibili che si nascondono nelle cucine alle dritte per tramutarsi in gourmet a cinque stelle ed evitare le figuracce.

Non saro' Clemente
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Mastella, Clemente

Non saro' Clemente : memorie dell'ultimo democristiano / Clemente Mastella ; con Marco Demarco

[Milano] : Rizzoli, 2009

Abstract: Nei momenti difficili Clemente Mastella si aggrappa a due brevissimi messaggi. Il primo è un telegramma di incoraggiamento che Aldo Moro gli mandò nel '77; il secondo un recente sms di Sandra, sua moglie. Per lui sono ancore di salvezza, ma anche emblemi dei due valori sommi che lo hanno sempre ispirato: politica e famiglia. Non è quindi un caso che Mastella li rievochi all'inizio di questo libro in cui, dopo lo tsunami che lo ha investito nel 2008, cerca di mettere insieme i tasselli della propria vita. Figlio di un maestro elementare e di una casalinga di Ceppaloni, arriva giovanissimo a Roma e viene eletto nel 1976 in Parlamento. E un'epoca d'oro della DC dove, come in un orologio, Moro è la lancetta delle ore, Andreotti il perno stabile su cui ruota e Cossiga il quadrante policromo, lo scenario mutevole. Da lì prende il volo Mastella che ha presto un ruolo primario in molti importanti eventi della storia nazionale, dall'elezione di Cossiga alla presidenza della Repubblica al salvataggio dei piloti Bellini e Cocciolone fatti prigionieri dagli iracheni durante la guerra del Golfo del '90, dalla dissoluzione della DC sotto il maglio di Mani Pulite all'esperienza nel Primo governo Berlusconi, per arrivare infine a quella di guardasigilli nell'ultimo Prodi, caduto proprio con il caso De Magistris. Non sarò Clemente è una risposta ferma e indignata alle pesanti e infondate accuse rivolte a lui e alla moglie in quell'occasione. Ma non solo.

Il coraggio che manca
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Serracchiani, Debora - Cerno, Tommaso <1975->

Il coraggio che manca : a un cittadino deluso dalla politica / Debora Serracchiani

Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2009

Abstract: Ha detto: Io non ho sponsor, io sono quella che sono e devo crearmi uno spazio sul campo. E lo spazio si è creato, eccome. E Debora Serracchiani e i numeri parlano per lei: con oltre 144.000 preferenze - 9600 più di Berlusconi, 6500 più di Bossi - è stata eletta per il Pd al Parlamento europeo e da militante di provincia è diventata la stella nascente della politica italiana. Un giorno ha preso la parola in un'assemblea nazionale di partito per dire forte e chiaro ai vertici del Pd un basta! che ha fatto centro dove avevano fallito in molti. Le sue parole schiette, il suo sorriso di speranza, non hanno risvegliato solo una platea dormiente, ma un intero partito. Dalla Spagna l'hanno definita l'Obama d'Italia, le televisioni se la contendono, il popolo di internet non fa che parlare dell'effetto Debora e dopo averla applaudita l'ha sostenuta e votata. Oggi Debora è in Europa e racconta come è riuscita a far tornare a tanta gente la voglia di immaginarsi il futuro.

I miei martedi col professore
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Albom, Mitch <1958->

I miei martedi col professore : la lezione piu grande: la vita, la morte, l'amore / Mitch Albom

11. ed

Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2009

Abstract: Nel 1995 l'autore vede intervistato in TV un suo vecchio professore di college con cui ha perso i contatti e che ha avuto influenza sulla sua vita. Le trasmissioni riscuotono un successo enorme e migliaia di persone gli scrivono per ricevere parole di saggezza e di conforto. Scosso, vergognandosi del proprio lungo silenzio, Albom si decide infine ad andare a trovare l'anziano professore, ormai gravemente malato, per quattordici settimane. Insieme dibattono dei temi più vari: l'amore, il denaro, la morte, i valori, la famiglia, il perdono, e ogni volta l'autore esce arricchito da quelle chiacchierate illuminanti e rivelatrici.

Mai chiudere gli occhi
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Maniaci, Letizia

Mai chiudere gli occhi : una giovanissima telegiornalista in prima linea contro la mafia / Letizia Maniaci, con Serena Piazza ; prefazione di Rita Borsellino

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: La telecamera sempre pronta, le corse in macchina, poco tempo per il fidanzato, la scorta sotto casa: vita normale di Letizia. Perché, sostiene lei, per fare un telegiornale antimafia in una delle zone più calde della Sicilia non bisogna essere supereroi. Basta tenere gli occhi aperti, come fanno lei e tutta la sua famiglia. Pensieri, desideri, speranze e paure di una ragazza che ha scelto di fare la telegiornalista per passione. E che nonostante aggressioni e minacce ha fiducia nel futuro. Con la prefazione di Rita Borsellino. Età di lettura: da 12 anni.