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Trovati 76 documenti.

L'economista sul tapis roulant
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Materiale linguistico moderno

Canova, Luciano <1978->

L'economista sul tapis roulant : come allenarsi con le parole dell'economia / Luciano Canova

Il Saggiatore, 2023

Abstract: Il mondo dell’economia è sempre stato ammantato da un velo di mistero: tabelle piene di numeri, diagrammi, parabole ascendenti e discendenti, acronimi che nella percezione comune hanno reso spaventosa e quasi inaccessibile la scienza che regola la nostra vita e la vita dei nostri paesi. L’economista sul tapis roulant smitizza le infondate paure legate ai sistemi economici, ma soprattutto restituisce a ognuno di noi la possibilità di utilizzare le idee e le visioni dei grandi economisti come strumento per affrontare la realtà di tutti i giorni. Il suo autore, Luciano Canova, per riuscirci ha preso in prestito la metafora sportiva e ha progettato un percorso – scandito in riscaldamento, allenamento, defaticamento e stretching – per esercitarsi su parole e concetti come inflazione, Pil, costi opportunità, crisi finanziaria, spread, tassi di cambio. Alla stregua di un singolare personal trainer, Canova ci prepara a vedere il lato più umano dell’economia – fatto di giochi di società, film e serie tv – e ci tonifica per la società del domani.

Fermare Pechino
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Materiale linguistico moderno

Rampini, Federico <1956->

Fermare Pechino : capire la Cina per salvare l'Occidente / Federico Rampini ; con una nuova prefazione

Mondadori, 2022

Abstract: «Questo libro è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l'élite occidentale ha deciso di non vedere. Rivelo il gioco dei corsi e ricorsi, tra due superpotenze che si studiano e si copiano a vicenda. E spiego il Nuovo Grande Esperimento Americano, che tenta di invertire il corso della storia prima che sia troppo tardi». Federico Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina di Xi Jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli Han, le abitudini di vita dei Millennial, l'imperialismo culturale nella saga cinematografica del Guerriero Lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di Mao, le mire aggressive, il militarismo. Senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del Covid. L'Esperimento Biden vuole opporre all'espansionismo aggressivo di Pechino un modello socialdemocratico ispirato a Roosevelt e Kennedy. Si scontra però con le divisioni interne all'America. Il capitalismo americano dei Trenta Tiranni ha stretto un patto diabolico con Pechino. Mezza società americana, inclusa «la meglio gioventù», denuncia il proprio paese come l'Impero del Male, vede nell'Uomo Bianco un persecutore da processare per tutte le ingiustizie della storia. Per fermare Pechino le democrazie occidentali non possono contare sulla coesione, sul nazionalismo e sull'autostima che animano i cinesi. Il rischio che la competizione degeneri fino allo scontro militare è più alto di quanto crediamo. L'Europa è un terreno di conquista per le due superpotenze, perché questa è un'altra sorpresa: sia l'America che la Cina sono uscite rafforzate dalla pandemia. La resa dei conti diventa ancora più affascinante, inquietante, drammatica. Una grande inchiesta nel cuore delle due nazioni che hanno in mano il nostro futuro, firmata da un giornalista e scrittore «nomade globale», con una vita condivisa tra Oriente e Occidente.

Contro l'economia
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Materiale linguistico moderno

Castoriadis, Cornelius <1922-1997>

Contro l'economia : scritti 1949-1997 / Cornelius Castoriadis ; a cura di Raffaele Alberto Ventura

Luiss University Press, 2022

Abstract: Alto funzionario dell'OCSE in pieno Sessantotto, incaricato di coordinare gli studi sulla crescita economica che avrebbero guidato la politica dei governi occidentali, Cornelius Castoriadis (1922-1997) nascondeva una doppia vita di militante rivoluzionario nel movimento Socialisme ou Barbarie, da lui fondato nel 1949. Attraverso l'omonima rivista, per vent'anni ha utilizzato clandestinamente quegli stessi studi per sviluppare una critica radicale del capitalismo e della burocrazia, ispirando il pensiero libertario ed ecologista. All'opportunismo dei comunisti occidentali ha opposto una visione senza sconti dell'esperienza russa e cinese, individuando nel socialismo reale un'immagine del futuro del capitalismo mondiale; alle certezze degli economisti liberali ha opposto un'originale teoria della crisi della società moderna come crisi di senso prima ancora che economica. Sempre in anticipo sui tempi, Castoriadis lo è ancora oggi a un secolo dalla nascita, assieme ai concetti che lo hanno reso celebre: la burocratizzazione dell'economia, la centralità dell'immaginario, la critica dello sviluppo e l'autonomia. Questa antologia ne riassume il percorso attraverso la pubblicazione di testi inediti o introvabili in italiano.

Fermare Pechino
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Materiale linguistico moderno

Rampini, Federico <1956->

Fermare Pechino : capire la Cina per salvare l'Occidente / Federico Rampini

Mondadori, 2021

Abstract: «Questo libro è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l'élite occidentale ha deciso di non vedere. Rivelo il gioco dei corsi e ricorsi, tra due superpotenze che si studiano e si copiano a vicenda. E spiego il Nuovo Grande Esperimento Americano, che tenta di invertire il corso della storia prima che sia troppo tardi». Federico Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina di Xi Jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli Han, le abitudini di vita dei Millennial, l'imperialismo culturale nella saga cinematografica del Guerriero Lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di Mao, le mire aggressive, il militarismo. Senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del Covid. L'Esperimento Biden vuole opporre all'espansionismo aggressivo di Pechino un modello socialdemocratico ispirato a Roosevelt e Kennedy. Si scontra però con le divisioni interne all'America. Il capitalismo americano dei Trenta Tiranni ha stretto un patto diabolico con Pechino. Mezza società americana, inclusa «la meglio gioventù», denuncia il proprio paese come l'Impero del Male, vede nell'Uomo Bianco un persecutore da processare per tutte le ingiustizie della storia. Per fermare Pechino le democrazie occidentali non possono contare sulla coesione, sul nazionalismo e sull'autostima che animano i cinesi. Il rischio che la competizione degeneri fino allo scontro militare è più alto di quanto crediamo. L'Europa è un terreno di conquista per le due superpotenze, perché questa è un'altra sorpresa: sia l'America che la Cina sono uscite rafforzate dalla pandemia. La resa dei conti diventa ancora più affascinante, inquietante, drammatica. Una grande inchiesta nel cuore delle due nazioni che hanno in mano il nostro futuro, firmata da un giornalista e scrittore «nomade globale», con una vita condivisa tra Oriente e Occidente.

Il secolo della solitudine
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Materiale linguistico moderno

Hertz, Noreena <1967->

Il secolo della solitudine : l'importanza della comunità nell'economia e nella vita di tutti i giorni / Noreena Hertz ; traduzione di Luigi Muneratto

Il Saggiatore, 2021

Abstract: Il XXI secolo è il secolo della solitudine. Noreena Hertz lo sperimenta in prima persona: a un colloquio di lavoro viene valutata da un algoritmo; un pomeriggio fa shopping con un’«amica del cuore» affittata tramite un servizio online; di sera si trova a sfiorare la pelle artificiale di un robot progettato per essere il suo animale da compagnia. La solitudine che Noreena Hertz racconta non si limita alla frustrazione del desiderio di avere qualcuno vicino; è un male sottile che si è insinuato dentro di noi e ha permeato ogni aspetto della nostra società. È la solitudine strutturale creata dal sistema capitalistico, che ci spinge a pensare solo a noi stessi e a vedere gli altri come concorrenti o nemici. È l’isolamento provato dalle persone che si sentono trascurate e tradite dai propri rappresentanti e dalle istituzioni, al punto di lasciarsi sedurre dal richiamo del populismo e degli estremismi politici. È l’anziana signora giapponese che fa in modo di farsi arrestare per un reato minore, per poter trovare in carcere una forma di comunità. È il mondo parallelo e incontrollato dei social network, dove l’io si occulta dietro una maschera. È l’emarginazione sul posto di lavoro, dove il lavoratore si percepisce come un ingranaggio insignificante. È la solitudine speciale delle metropoli, dove possiamo ordinare centinaia di menu in consegna a domicilio ma non sappiamo il nome del nostro vicino di casa.

La Cina non è una sola
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Materiale linguistico moderno

Santelli, Filippo <1984->

La Cina non è una sola : tensioni e paradossi della superpotenza asiatica / Filippo Santelli

Mondadori, 2021

Abstract: Il trauma del coronavirus, dilagato in tutto il mondo dalla lontana metropoli di Wuhan, ha dato una brusca accelerazione a un processo in atto da anni nell'opinione pubblica occidentale. Di Cina non si è mai parlato così tanto: dalla Via della Seta all'antagonismo con gli Stati Uniti, dalla travolgente crescita economica al mancato rispetto dei diritti umani, questo vasto impero è sempre più al centro di sentimenti e previsioni contrastanti, che lo danno di volta in volta destinato al dominio planetario o a un repentino tracollo. È quell'approccio emotivo e «schizofrenico» definito anche «sinofrenia». Per comprendere davvero questo Paese e le sue prospettive bisogna conoscere le «tante Cine» che oggi convivono dietro l'apparente compattezza e che Filippo Santelli racconta in questo libro. Perché la Cina è un inestricabile groviglio di forze e debolezze, di tensioni difficili da comporre che interagiscono lungo linee di faglia geografiche, economiche, sociali e culturali: la ricchezza ostentata delle classi più elevate e la povertà diffusa nelle aree rurali e tra le pieghe delle metropoli; la corsa verso l'innovazione e la visione patriarcale che penalizza le donne in famiglia e nel lavoro; la spietata competizione negli studi e la sua contropartita di ansia, frustrazione, paura del futuro; la diffusione di stili di vita e brand occidentali e un tenace e orgoglioso nazionalismo; le ambizioni di egemonia internazionale che suscitano diffidenza e compromettono le alleanze; la questione ambientale e quella demografica. Il risultato è «un Paese in bilico tra sicurezze e insicurezze, tra evoluzione e involuzione». Ne è un chiaro esempio la gestione dell'epidemia di Covid-19, prima colpevolmente trascurata e nascosta dal governo di Pechino, poi efficacemente gestita con un'inflessibilità che l'autore ha sperimentato in prima persona nella sua quarantena ospedaliera a Nanchino. Un evento emblematico di tutti i chiaroscuri della Cina odierna. Sarà l'equilibrio di queste tensioni a decidere il futuro del Dragone, e il nostro.

Non avere paura di cadere
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Materiale linguistico moderno

Magatti, Mauro <1960->

Non avere paura di cadere : la libertà al tempo dell'insicurezza / Mauro Magatti

Mondadori, 2019

  • Non prenotabile
  • Copie totali: 1
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  • Prenotazioni: 0

Abstract: A cinquant'anni dalla «primavera in cui le strade e le piazze del nostro paese risuonarono del vibrante grido di libertà», quel concetto delicato e prezioso, coltivato dalla generazione dei baby boomer, è a rischio di collasso. La sempre maggiore richiesta di sicurezza, la ricerca di qualcuno o qualcosa in grado di restituire un po' di ordine, rischiano oggi più che mai di farci sacrificare la tanto agognata libertà e di indebolire le basi di solidarietà, tolleranza e fratellanza su cui la nostra società si fonda. Avremmo bisogno, sostiene Mauro Magatti, di una libertà che sappia essere responsabile, una libertà capace di indignazione, dedizione, affezione, in grado di non rinchiudersi nella consolazione di un godimento solipsistico ma di creare nuovi legami, una libertà che sappia ricostituire luoghi e processi di produzione di senso collettivo. E poiché la libertà va allenata, individualmente e collettivamente, ecco allora cinque «movimenti» che, come una ginnastica, possono aiutarci a sbloccare ciò che si sta intorpidendo. Primo: dire no, opporsi, resistere, dissentire. Secondo: coltivare lo spirito di iniziativa. Terzo: farsi ingaggiare, senza farsi imprigionare. Quarto: lasciare andare. Quinto: far circolare la libertà. Perché la libertà è una sfida, eccitante, complessa, quotidiana, che non riguarda mai solo l'individuo, ma ogni relazione che prende forma negli ordini sociali, culturali e politici. È un delicato equilibrio che, come acrobati su un filo sottile, possiamo raggiungere solo mettendo da parte la paura di cadere. «Non avere paura di cadere quindi, non perché si possa riuscire a non cadere mai, ma perché la caduta è parte integrante dell'esercizio della libertà, meraviglioso e sempre imperfetto, che richiede allo stesso tempo coraggio e accortezza, solitudine e, insieme, solidarietà.»

L'Italia è finita
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Materiale linguistico moderno

Aprile, Pino <1950->

L'Italia è finita : e forse è meglio così / Pino Aprile

Piemme, 2018

Abstract: Tra una manciata di anni l'Italia, e forse l'Europa, non esisteranno più. Almeno come le conosciamo ora. Si spezzeranno per il fallimento della loro economia. E l'attuale governo giallo-verde potrebbe persino essere l'ultimo di un'Italia unita. Lo dicono autorevoli studi e indagini ben noti agli addetti ai lavori. Né l'una, l'Italia, né l'altra, l'Europa, reggeranno alla spinta disgregatrice: "divide et impera" è una massima che i mercati finanziari conoscono bene. D'altronde, già oggi l'Italia non è più la stessa, così come non lo sono gli italiani: grandi aziende, grattacieli, interi quartieri, fertili terreni, squadre di calcio appartengono ad arabi, cinesi, capitali stranieri. A noi guardano con preoccupazione - o con speranza - le altre nazioni, perché sin dai tempi della conquista romana o della diffusione del cattolicesimo siamo il laboratorio per innovazioni che si sono propagate in tutto il continente, e oltre. A volte anche nefaste. Steve Bannon, ex consulente alla Casa Bianca di Donald Trump e osannato campione dei razzisti e dei neonazisti made in Usa, lo ha detto chiaro e tondo: «Roma è al centro della politica mondiale. L'Italia fa paura». Lui è di quelli che lo sperano. Unita, in realtà, l'Italia non lo è mai stata. Piuttosto, è il risultato di un'operazione scellerata di saccheggio e conquista, che ha distrutto un Sud proiettato nel futuro industriale e attuato un vero e proprio genocidio per "convincere" i riluttanti meridionali. È questa la crepa, mai sanata, che si allargherà fino a inghiottire tutto l'edificio dell'Italia unita? Mentre collanti storici come la Chiesa perdono terreno, ovunque rinascono comunità non statuali che trovano altrove la propria identità. Ma forse, come insegna il Rinascimento, proprio nelle tensioni e nelle divisioni gli italiani danno il meglio. Lo smembramento sarà la nostra salvezza?

Sindrome Calimero
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Materiale linguistico moderno

Giacalone, Davide <1959->

Sindrome Calimero : per l'Italia che corre contro quella che le sega le gambe / Davide Giacalone

Rubbettino, 2015

Abstract: Se guardi l'Italia dall'esterno sembra impossibile che sia in crisi. Se la guardi dall'interno sembra impossibile che si regga in piedi. Quella che ha saputo cavalcare la globalizzazione cresce. Quella che ha praticato la lamentazione si rattrappisce. La recessione ha prodotto ristrutturazioni e ripartenze, ma anche lo schiumare di rabbie indistinte e il crescere della società gemebonda. Esempi concreti (ILVA, Rtl 102.5, Tabaccai e Zamperla) aiutano a capire come abbiamo aggravato la crisi e perso occasioni. Come rimediare e cogliere opportunità. Calimero è perdente perché si sente tale. Ma non basta la retorica, per dirsi vincenti. Né basterà una lavata. La Sindrome di Calimero va superata con la ragione. Ci vuol più di qualche chiacchiera.

All you need is love
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Materiale linguistico moderno

Rampini, Federico <1956->

All you need is love : l'economia spiegata con le canzoni dei Beatles / Federico Rampini

Milano : Mondadori, 2014

Abstract: Il mio modello di business? I Beatles. Così parlò Steve Jobs, il fondatore di Apple, uno che di business qualcosa capiva. A intrigarlo era soprattutto la formula del collettivo: vedeva i Beatles come un prodigioso moltiplicatore dei talenti individuali. L'indimenticabile quartetto della cultura pop, infatti, fu anche una start-up di successo. Proiettò quattro ragazzi cresciuti nella Liverpool del primo dopoguerra, in una miseria da Terzo mondo, verso la stratosfera della ricchezza. Personalmente, nei testi delle loro canzoni, composte in un periodo di radicali cambiamenti come gli anni Sessanta, ritrovo la mia adolescenza e un'epoca che fu l'ultima Età dell'Oro per l'Occidente: alta crescita, pieno impiego, benessere diffuso, aspettative crescenti per i giovani. Ma anche i germi di quel che accadde in seguito. Taxman prefigura le rivolte fiscali. Get Back nasce come una satira dei primi movimenti xenofobi e anti-immigrati. When I'm Sixty-Four anticipa la crisi del Welfare State da shock demografico. Eleanor Rigby e Lady Madonna evocano la nuova povertà che oggi è in mezzo a noi. Across the Universe, con il suo richiamo al viaggio in India dei Fab Four, ricorda l'irruzione dell'Oriente nel nostro mondo. E Yesterday, con il tema della nostalgia, ci costringe ad affrontare domande cruciali: davvero si stava meglio ieri? Prima dell'euro, prima della globalizzazione, prima di Internet? L'obiettivo di questo libro è ricostruire una speranza.

Il prezzo della disuguaglianza
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Materiale linguistico moderno

Stiglitz, Joseph E. <1943->

Il prezzo della disuguaglianza : come la societa' divisa di oggi minaccia il nostro futuro / Joseph E. Stiglitz ; traduzione di Maria Lorenza Chiesara

Torino : Einaudi, 2014

Abstract: Il livello di disuguaglianza del reddito in America raggiunge oggi picchi mai visti da prima della Grande depressione. Negli anni del boom, precedenti alla crisi finanziaria del 2008, l'1 per cento dei cittadini si è impadronito di più del 65 per cento dei guadagni del reddito nazionale totale. E tuttavia, mentre il Pil cresceva, la maggior parte dei cittadini vedeva erodere il proprio tenore di vita. Nel 2010, mentre la nazione lottava per superare una profonda recessione, l'1 per cento guadagnava il 93 per cento del reddito aggiuntivo creato nella cosiddetta ripresa. Mentre coloro che sono in alto continuano a godere della migliore assistenza sanitaria, della migliore educazione e dei benefici della ricchezza, essi spesso non riescono a comprendere che, come sottolinea l'autore, il loro destino è collegato a quello dell'altro 99 per cento. In questo volume Stiglitz unisce la sua formidabile visione economica a un appassionato richiamo affinché l'America torni agli ideali economici e politici che l'hanno resa grande. La disuguaglianza infatti non nasce nel vuoto. E il risultato dell'interazione di forze di mercato e di manovre della politica. Grazie a essa l'America è sempre meno la terra delle grandi opportunità e sempre meno è in grado di rispondere alle aspirazioni e ai bisogni dei suoi cittadini. Ma non deve necessariamente essere cosi.

Il regno delle donne
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Materiale linguistico moderno

Coler, Ricardo <1956->

Il regno delle donne / Ricardo Coler

[S.l.] : Nottetempo, 2013

Cronache

Abstract: Il medico argentino Ricardo Coler viaggia nella provincia cinese dello Yunnan fino alle remote sponde del Lago Lugu per conoscere i Mosuo, una delle più pure culture matriarcali al mondo. In questa regione appartata vive una comunità gestita dalle donne, che amministrano l'economia, il lavoro e la vita famigliare, non hanno compagni fissi, ignorano il legame matrimoniale e la figura paterna. In famiglie dominate esclusivamente da madri e nonne, lo scrittore incontra uomini che ai privilegi femminili si sono felicemente adeguati, con poche responsabilità, nessuna iniziativa o spinta alla competizione, e molto tempo per giocare a mahjong, oziare e fumare in riva al lago. Un mondo in cui i dissidi sono guardati con imbarazzo, la violenza è praticamente sconosciuta e la vita prende una piega impensabile in una società patriarcale, una vita che neanche Mao Tse-tung, l'omologazione comunista e la spinta alla modernizzazione sono riusciti a cambiare.

Il mondo della produzione
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Materiale linguistico moderno

Accornero, Aris <1931-2018>

Il mondo della produzione : sociologia del lavoro e dell'industria / Aris Accornero ; con la collaborazione di Fagrizio Pirro

4. ed

Bologna : Il Mulino, 2013

Abstract: Come è fatto, come funziona, dove va, quali sono i valori che lo fondano, i processi che lo reggono, i soggetti che lo animano: tutto quanto occorre sapere sul mondo della produzione in un arco di tempo che va dalla rivoluzione industriale alle imponenti trasformazioni dei nostri giorni.

Il prezzo della disuguaglianza
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Materiale linguistico moderno

Stiglitz, Joseph E. <1943->

Il prezzo della disuguaglianza : come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro / Joseph E. Stiglitz ; traduzione di Maria Lorenza Chiesara

Einaudi, 2013

Abstract: Il livello di disuguaglianza del reddito in America raggiunge oggi picchi mai visti da prima della Grande depressione. Negli anni del boom, precedenti alla crisi finanziaria del 2008, l'1 per cento dei cittadini si è impadronito di più del 65 per cento dei guadagni del reddito nazionale totale. E tuttavia, mentre il Pil cresceva, la maggior parte dei cittadini vedeva erodere il proprio tenore di vita. Nel 2010, mentre la nazione lottava per superare una profonda recessione, l'1 per cento guadagnava il 93 per cento del reddito aggiuntivo creato nella cosiddetta ripresa. Mentre coloro che sono in alto continuano a godere della migliore assistenza sanitaria, della migliore educazione e dei benefici della ricchezza, essi spesso non riescono a comprendere che, come sottolinea l'autore, il loro destino è collegato a quello dell'altro 99 per cento. In questo volume Stiglitz unisce la sua formidabile visione economica a un appassionato richiamo affinché l'America torni agli ideali economici e politici che l'hanno resa grande. La disuguaglianza infatti non nasce nel vuoto. E il risultato dell'interazione di forze di mercato e di manovre della politica. Grazie a essa l'America è sempre meno la terra delle grandi opportunità e sempre meno è in grado di rispondere alle aspirazioni e ai bisogni dei suoi cittadini. Ma non deve necessariamente essere cosi.

Breviario
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Materiale linguistico moderno

Ravasi, Gianfranco <1942->

Breviario / Gianfranco Ravasi

Ed. speciale per Il sole 24 ore

Milano : Il sole 24 ore, 2012

Il dio contratto
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Materiale linguistico moderno

Perulli, Paolo <1950->

Il dio contratto : origine e istituzione della società contemporanea / Paolo Perulli

Torino : Einaudi, 2012

Abstract: Il dio Contratto rappresenta l'origine del legame, sacro e garantito da una forza divinizzata, che precede ogni altra convenzione sociale. Esso nasce impersonato dal dio giurista, simile nella radice e nel significato a quell'altra forma di legame sociale che è la comunità. Contratto e comunità sono all'inizio indistinguibili: ciò che ci lega, ci rafforza. La società viene infine istituita mediante il contratto sociale. Poi, nell'epoca moderna, il contratto incontra il capitalismo e diviene l'istituzione economica guida della società contemporanea. Subisce un'estensione enorme, che è massima nella fase attuale: ma è sottoposto a frode, rischio, incertezza d'ogni tipo. Nella tappa finale del suo lungo percorso, il contratto entra in una crisi da sovraccarico. Troppe richieste, aspettative, pretese si affollano e lo sottopongono alla lacerazione del suo involucro fiduciario, di cui le ricorrenti crisi sono la spia. Oggi siamo alla ricerca di nuove forme di contratto: relazionale, associativo, necessariamente incompleto e incompiuto, lasciato all'opera di molte mani e di quelli che verranno dopo di noi. Stiamo così ridisegnando una singolare forma di relazione sociale che riavvicini contratto e comunità, i due gemelli da cui tutto ha avuto inizio?

Benvenuti in tempi interessanti
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Materiale linguistico moderno

Žižek, Slavoj <1949->

Benvenuti in tempi interessanti / Slavoj Zizek ; traduzione di Carlo Salzani

Milano : Ponte alle Grazie, 2012

Abstract: Che tu possa vivere in tempi interessanti! è una maledizione attribuita ai cinesi, tanto più sottile perché si nasconde dietro la maschera di una benedizione. Zizek la rivolge ai filosofi radicali novecenteschi e agli accademici di sinistra di oggi, che si scaldano il cuore al fuoco di rivoluzioni lontane, mentre possono continuare a godere dei declinanti comfort del nostro sistema democratico. Bene, dice loro Zizek, ora avete ottenuto ciò che volevate, perché la catastrofe è in atto e ci siamo trovati proiettati in tempi interessanti: la crisi del capitalismo ormai divenuta permanente. Con un originale misto di filosofia e cronaca, Zizek ci mette di fronte l'incapacità dell'Occidente di uscire dall'inazione, e per farlo utilizza gli argomenti più vari: dallo sviluppo del cloud computing alle ambiguità di WikiLeaks, dal disastro petrolifero del Golfo del Messico alla crisi del vulcano islandese, dalle riforme universitarie alle vere e false versioni del fondamentalismo religioso, dalle ragioni del fallimento del comunismo novecentesco al perché la Cina sia uno dei pochi paesi in grado di reagire prontamente alle crisi del capitalismo. La sfida che Zizek ci rivolge è chiara: occorre ripoliticizzare l'economia, respingere l'illusione che sia possibile rispondere alla crisi senza rivoluzionare il sistema vigente.

Vivere alla fine dei tempi
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Materiale linguistico moderno

Žižek, Slavoj <1949->

Vivere alla fine dei tempi / Slavoj Zizek ; traduzione di Carlo Salzani

Milano : Ponte alle Grazie, 2011

Abstract: Non c'è più alcun dubbio: il capitalismo si sta avvicinando ai suoi ultimi giorni. I quattro cavalieri che annunciano la ventura Apocalisse sono secondo Slavoj Zizek: la crisi ecologica globale; i gravi squilibri del sistema economico-finanziario; la rivoluzione biogenetica; le esplosive fratture sociali. Ma se per molti la crisi del capitalismo è Armageddon tout court, in che modo la società occidentale sta vivendo il tempo della fine? Nello stesso modo in cui si vive un lutto, ovvero, secondo il classico modello psicoanalitico, attraverso le cinque fasi della negazione (nel nostro caso, ideologica), la rabbia, la contrattazione (con il ritorno della critica dell'economia politica), la depressione (ovvero, nei termini di Zizek, la nascita del Cogito Proletario) e infine l'accettazione: ciascuna di esse costituisce una parte del libro. Solo attraversando questi momenti potremo fare della crisi la possibilità reale, concreta di un nuovo inizio, il viatico per la fondazione della società futura. Per dirla con Mao Zedong: Grande disordine sotto il cielo: la situazione è eccellente.

L'economia giusta
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Materiale linguistico moderno

Berselli, Edmondo <1951-2010>

L'economia giusta / Edmondo Berselli

Torino : Einaudi, 2010

Abstract: Edmondo Berselli se n'è andato. Ma, prima di lasciarci, ha scritto questo saggio, denso e veloce al tempo stesso. È dedicato alla ricerca di nuove vie verso l'economia giusta, in tempi di crisi globale, dopo la fine della superstizione monetarista. L'autore ripercorre criticamente i contributi teorici, le esperienze politiche e di governo più significative, dall'Ottocento fino ad oggi. Scivola, con agilità, fra il marxismo e la dottrina sociale della Chiesa, il pensiero liberale e il socialismo, la socialdemocrazia e il neo-liberismo. Ai confini tra economia, sociologia, filosofia e storia. Un approccio ibrido, come il linguaggio - diretto e suggestivo. Inconfondibile. La conclusione è disincantata. Finita, rovinosamente, l'era del pensiero unico monetarista, siamo rimasti senza risposte. Perché le alternative hanno già fallito. Non riescono ad essere credibili. Così, molto semplicemente, dovremo abituarci ad avere meno risorse. Meno soldi in tasca. Essere più poveri. Berselli lascia cadere questo ammonimento nelle ultime righe. Quasi un invito a non dimenticare. Noi, certamente, non ci dimenticheremo di lui. (Ilvo Diamanti)

Ciascuno per sè
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Materiale linguistico moderno

Narduzzi, Edoardo <1964->

Ciascuno per sè : vivere senza welfare / Edoardo Narduzzi

Venezia : Marsilio, 2010

Abstract: Grazie alla diffusione delle tecnologie, alla maggiore disponibilità di tempo, alla ricchezza prodotta e accumulata con lo sviluppo economico, alla rete globale, le ragioni che avevano favorito la nascita del welfare state così come lo abbiamo conosciuto sono venute meno. Oggi individui e gruppi di interessi hanno il medesimo obiettivo: uno Stato leggero. Siamo di fronte a uno scenario sociale che l'autore definisce con un neologismo: Olibù. Una società fatta da oligarchie e tribù che mette insieme i due poli estremi della globalizzazione contemporanea, dove si imparerà a vivere senza welfare e nella quale ciascuno farà per sé. E in questo contesto la classe della massa, all'interno della quale sempre più conta l'imponente ammontare di patrimonio individuale, si organizzerà sfruttando le opportunità offerte dai network per formare nuove tribù di interessi. In questo provocatorio pamphlet Edoardo Narduzzi delinea un panorama in forte trasformazione: stiamo vivendo in una società nata dalla caduta del muro di Wall Street dove tutto si rinnova, anche la politica.