Abstract: Dopo l'intervallo per il pranzo un biscotto, un bicchiere di latte. Il giovane Howie, di professione impiegato, ritorna al lavoro: attraversa l'atrio, sale, diretto al suo ufficio nell'ammezzato, sulla scala mobile... Tutto pare ovvio, consueto ma oggi, forse, non è un giorno come tutti gli altri. Oggi, prima di rientrare, Howie ha dovuto fare un acquisto: un paio di lacci da scarpe, per sostituire quelli che gli si sono rotti una stringa ieri, una l'altro ieri in due giorni. Un caso strano, in verità... A partire da questo spunto, la brevissima ascesa del protagonista una manciata di secondi si trasforma, per libera associazione, o dissociazione, di idee, in un eccentrico, divertente e insieme spietato itinerario del pensiero e della memoria. Mentre si chiede quando ha imparato a legarsi le stringhe da solo; quali altri tappe hanno segnato la sua crescita; come si usurano le stringhe (nel legarsele o nel camminare? e in modo simmetrico o no?), il quotidiano, il banale, i tic propri e altrui vengono catalogati, spiati, commentati, chiosati con lucido sarcasmo, in una sorta di delirante volontà di dare ordine al caos.
Titolo e contributi: L'ammezzato / Nicholson Baker ; traduzione di Stefania Bertola
Pubblicazione: [Milano] : Bompiani, 2013
Descrizione fisica: 196 p. ; 21 cm.
ISBN: 978-88-452-6781-9
Data:2013
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Viadana - Biblioteca Comunale "Luigi Parazzi" | MAGAZ A RAM BAK AMM | VD-87475 | Su scaffale | Prestabile |
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Dopo l'intervallo per il pranzo un biscotto, un bicchiere di latte. Il giovane Howie, di professione impiegato, ritorna al lavoro: attraversa l'atrio, sale, diretto al suo ufficio nell'ammezzato, sulla scala mobile... Tutto pare ovvio, consueto ma oggi, forse, non è un giorno come tutti gli altri. Oggi, prima di rientrare, Howie ha dovuto fare un acquisto: un paio di lacci da scarpe, per sostituire quelli che gli si sono rotti una stringa ieri, una l'altro ieri in due giorni. Un caso strano, in verità... A partire da questo spunto, la brevissima ascesa del protagonista una manciata di secondi si trasforma, per libera associazione, o dissociazione, di idee, in un eccentrico, divertente e insieme spietato itinerario del pensiero e della memoria. Mentre si chiede quando ha imparato a legarsi le stringhe da solo; quali altri tappe hanno segnato la sua crescita; come si usurano le stringhe (nel legarsele o nel camminare? e in modo simmetrico o no?), il quotidiano, il banale, i tic propri e altrui vengono catalogati, spiati, commentati, chiosati con lucido sarcasmo, in una sorta di delirante volontà di dare ordine al caos.
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