Abstract: Giudizi indesiderati, molestie, tentativi manipolatori di dissuasione, stanze dell’ascolto, violenze fisiche e psicologiche, disinformazione: quando una persona decide di interrompere una gravidanza è questo che spesso si trova ad affrontare. Pratiche e modalità che hanno il preciso scopo di alimentare lo stigma, suscitare sensi di colpa, rafforzare l’idea che ci sia un solo destino possibile: quello segnato dal dolore e dalla vergogna. È così che l’aborto viene trattato dalla morale – o dalla cattiva politica che si fa morale –, spacciato per gentile concessione e non riconosciuto come diritto alla salute, ostacolato e intralciato: da servizi inesistenti, consultori svuotati, tassi di obiezione così alti da diventare impedienti, leggi applicate solo in parte o del tutto disattese, pratiche inaccettabili che si trasformano in violenza impunita. Gilda Sportiello ci invita a tenere alta la guardia contro l’attacco che in Italia e in molti altri Paesi le destre stanno sferrando al diritto all’aborto sicuro e legale, presenta dati incontrovertibili (quando esistono), smonta la retorica del dolore e la narrazione della colpa, per ribadire che l’aborto va difeso come il frutto di una scelta libera e consapevole e garantito in spazi sicuri e mai giudicanti.
Titolo e contributi: Potevi pensarci prima : e altri giudizi non richiesti sui nostri corpi / Gilda Sportiello
Pubblicazione: Rizzoli, 2025
Descrizione fisica: 201 p. ; 22 cm
EAN: 9788817191869
Data:2025
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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