Antologia di Spoon River
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Materiale linguistico moderno

Masters, Edgar Lee <1868-1950> - Masters, Edgar Lee <1868-1950>

Antologia di Spoon River

Abstract: Nell'Antologia di Spoon River E. L. Masters richiama alla vita, con grande limpidità espressiva, i personaggi di una città di fantasmi che sembrano giacere ormai quieti dietro le lapidi di un erboso cimitero del Midwest. Ognuno racconta la sua storia e dà voce agli intrighi, alle ipocrisie e ai tormenti di un'esistenza repressa nelle abitudini e nel conformismo. Ne risulta un indimenticabile atto d'accusa contro lo stile di vita dell'America provinciale e puritana che ha il timbro crudo di una voce tagliente, che si consegna al tempo.


Titolo e contributi: Antologia di Spoon River / Edgar Lee Masters ; a cura di Fernanda Pivano

25 . ed

Pubblicazione: Torino : Einaudi, 1974

Descrizione fisica: XII, 259 p. ; 19 cm

Data:1974

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Nomi: (Editore) (Autore)

Soggetti:

Classi: 811.52 Poesia americana in inglese. 1900-1945 [22] Poesia <genere fiction>

Luoghi: Torino

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 1974

Sono presenti 14 copie, di cui 0 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
Asola FG 811 /8 MAS ASFG-526 Su scaffale Consultazione locale
Borgofranco sul Po XX 811 MAS ANT BO-1507 Su scaffale Prestabile
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Casaloldo XX 811 /8 MAS CL-527 Su scaffale Prestabile
Canneto Sull'Oglio DEP 811 /8 LEE EDG CN-2179 Su scaffale Prestabile
Castiglione delle Stiviere - Arturo Sigurtà MAG 811.52 MAS EDG CS-9070820 Su scaffale Consultazione locale
Castellucchio XX 811 /8 masedg CT-6498 Da scartare Non disponibile
Dosolo XX N MAS ant poesie DS-1127 Su scaffale Prestabile
Marmirolo XX 811 /8 MAS MR-409 Su scaffale Prestabile
San Martino dall'Argine CLL 811 LEE ANT MT-866 Su scaffale Prestabile
Quistello CLASSICI 811 /8 LEE CLASSICI QT-1244 In deposito Non disponibile
San Giacomo delle Segnate XX 811 /8 MAS ANT pradella SD-3807 Su scaffale Prestabile
San Giacomo delle Segnate XX 811 /8 MAS ANT giovani adulti SD-1439 Su scaffale Prestabile
Volta Mantovana L 811 /8 MAS VM-193 Su scaffale Prestabile
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Masters, di professione avvocato, nel tempo libero era assillato dal desiderio di scrivere qualche cosa del suo villaggio, una storia che racchiudesse in sé personaggi che riflettessero le principali caratteristiche umane, vale a dire i (molti) difetti e i (pochi) pregi.
A seguito anche della lettura di Elegia scritta in un cimitero di campagna di Thomas Gray nacque così l'idea di una raccolta poetica alquanto originale essendo costituita da epitaffi, come se fossero stati presi pari pari dalle lapidi di un camposanto di un immaginario piccolo paese della provincia americana.
Furono pubblicati uno ad uno sulle pagine del Mirror di St. Louis, incontrando subito uno straordinario successo, perché in queste 244 epigrafi, nel riportare le vicende del piccolo microcosmo di Spoon River, in una serie di quadri di grande effetto, Masters descrive in pratica la vita dell'uomo, con un'abilità, unita a un'ironia sottile e mai impertinente, che avvince il lettore, sorpreso da certi possibili raffronti con personaggi anche attuali.
Ma è anche un libro che parla con passione e senza enfasi di pace, che segue altresì un percorso da un'agnostica pace a un convinto antimilitarismo,   da un'idea di socialità a una razionale convinzione che il capitalismo è una stortura;  il tutto è espresso in modo garbato, piacevole e soprattutto chiaro.
Se ancor oggi, a quasi un secolo dalla pubblicazione, l'Antologia di Spoon River continua a riscuotere consensi è proprio per la sua attualità: l'uomo non è sostanzialmente cambiato e la storia lo dimostra.
Su quelle lapidi mai sarebbero apparsi gli epitaffi di Masters, perché è solo passeggiando per i viali di un cimitero che viene spontaneo chiedersi, leggendo le tante epigrafi che parlano di marito esemplare, di uomo pio e onesto, di persona amata da tutti, come mai l'umanità buona sia propria solo dei defunti.
E il grande merito di quest'opera è che attraverso la morte ci insegna la vita.
Se ora ci è possibile leggerla dobbiamo essere riconoscenti alla prima traduttrice della versione in italiano, Fernanda Pivano, capace di plasmare le parole senza nulla togliere allo spirito e alla bellezza dell'originale.
Questa raccolta, che fra l'altro ispirò anche Fabrizio De André, è di fatto ormai un grande classico, meritevole, quindi, di essere letto.

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